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IMPRESE LUCANE, NEL TRIMESTRE DA LUGLIO A SETTEMBRE IL SALDO È POSITIVO: PIÙ 96

Camera di Commercio, rapporto iscrizioni-cessazioni: lieve ripresa della vitalità del sistema imprenditoriale regionale

Lieve ripresa della vitalità del sistema imprenditoriale lucano nel trimestre estivo con più 96 imprese iscritte alla Camera di Commercio Basilicata, saldo iscrizioni-cessazioni, che come avverte Unioncamere, «fa solo tirare un sospiro di sollievo alle piccole imprese». Tra luglio e settembre le iscrizioni sono 446 (280 a Potenza e 166 Matera) contro 350 cessazioni (238 a Potenza e 112 a Matera). Complessivamente le imprese del commercio al 30 settembre sono 12.587 (8113 a Potenza e 4474 a Matera). Come ha precisato il presidente di Confcommercio Potenza, Angelo Lovallo,«in termini assoluti, il risultato del trimestre riflette una vitalità contenuta del sistema imprenditoriale ed il saldo si colloca al di sotto della media degli ultimi dieci anni e i due flussi di aperture e chiusure si segnalano tra i meno brillanti del periodo». Secondo il Centro Studi Confcommercio è la riprova che la fiducia dei consumatori e delle imprese ri- flette l’attuale andamento economico. Secondo l’Istat a ottobre c’è «una diminuzione sia del clima di fiducia dei consumatori, l’indice passa da 105,4 a 101,6, sia dell’indice composito del clima di fiducia delle imprese, che cala da 104,9 a 103,9 con un diffuso peggioramento delle opinioni dei consumatori sia sulla situazione personale sia su quella economica generale». Coerentemente, i quattro indicatori calcolati mensilmente a partire dalle stesse componenti continuano ad avere un andamento negativo: il clima economico e il clima futuro registrano le flessioni più consistenti, il primo passa da 115,2 a 110,5 e il secondo da 113,2 a 107,7; il clima corrente cala da 100,2 a 97,4 e il cli- ma personale scende da 102,2 a 98,6. Con riferimento alle imprese, nella manifattura e nei servizi «si stima una riduzione, seppur con intensità diverse, dell’indice di fiducia mentre nelle costruzioni, in controtendenza, la fiducia è in miglioramento». Più in dettaglio, l’indice di fiducia scende nella manifattura da 96,4 a 96,0; nei servizi di mercato e nel commercio al dettaglio il calo è più deciso con l’indice che passa, rispettivamente, da 100,5 a 98,1 e da 107,1 a 106. Nelle costruzioni, invece, l’indicatore sale, da 160,9 a 163,8. Per Lovallo «il deterioramento del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese registrato ad ottobre è la sintesi delle difficoltà che persistono sul versante dell’economia reale».

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