AttualitàBasilicata

CHIAROMONTE, CINGHIALI DA GIORNI IN PAESE

Viola: “Catturate due scrofe ed emanata specifica ordinanza comunale per fronteggiare l’emergenza”

L’emergenza cinghiali che da tempo raccontiamo e documentiamo dalle colonne di Cronache non da tregua ai comuni lucani. Chiaromonte, non è da meno, essendo comune che sorge su uno sperone roccioso dominante la valle del fiume Sinni a sud, e la valle del torrente Serrapotamo, suo affluente a nord, all’interno del Parco Nazionale del Pollino.

«A soli due giorni dalla diramazione dell’ordinanza sindacale -l’Amministrazione comunale rende noto che- sono stati catturati 2 esemplari di scrofe, molto probabilmente riconducibili a quelli che si aggiravano per i vicoli del centro storico. Le attività sono solo all’inizio e continueremo a monitorare la situazione e a comunicare prontamente ogni aggiornamento, intanto ringraziamo la locale stazione dei Carabinieri Forestali nella persona del Luogotenente Rossella Fittipaldi per il coordinamento e la supervisione e i selecontrollori impegnati nelle attività».

Raggiunta da Cronache il Sindaco Valentina Viola, nonché Presidente dell’Ente Parco del Pollino entra nei dettagli: «Siamo un paese con tanto verde e tante colture all’interno del Parco del Pollino, e c’è anche il piano di selezione di controllo dei cinghiali, per cui stiamo facendo tutto secondo le norme. Il problema è che al di là dell’attività selettiva dei selecontrollori nelle aree limitrofe al paese, da qualche tempo stiamo registrando proprio all’interno del centro storico molti ungulati, soprattutto scrofe con cuccioli. In passato avvenivano in maniera sporadica ma da circa 15 giorni riceviamo segnalazioni da parte di cittadini che vedono questi cinghiali farsi strada in paese. Ho pertanto ritenuto necessario un incontro- prosegue Viola- con il Corpo Carabinieri Forestali e con il rappresentante dei selecontrollori d’intesa con l’Ente Parco ed abbiamo immaginato una serie di azioni volte ad allontanare almeno dal centro abitato questi animali selvatici. Com’è noto se c’è la scrofa con i piccoli, questo può diventare anche motivo per la sicurezza pubblica, perché per proteggere i nati possono diventare particolarmente aggressive».

A seguito dell’incontro dunque è stata diramata specifica ordinanza sindacale, con la quale si chiede la collaborazione anche della popolazione, e che contiene disposizioni per fronteggiare l’emergenza cinghiali nel territorio comunale e in particolar modo nel centro abitato. Nel dettaglio è stato disposto «il divieto assoluto di dare cibo ai cinghiali; Di non tenere all’esterno delle abitazioni ciotole con cibo per cani o gatti; Di posizionare i secchi con la frazione umida e indifferenziata della raccolta porta a porta la mattina, dei giorni previsti in calendario, dopo le ore 7:00; Vige divieto assoluto di apporre all’esterno delle proprie abitazioni tali secchi la sera prima; Infine ai titolari di esercizi pubblici ed attività commerciali si chiede di non lasciare aperti i cassonetti e i cestini contenenti rifiuti posti all’esterno delle proprie attività» così da evitare che questi animali ne siano attratti.

Ancora il Primo cittadino aggiunge: «Parallelamente a ciò sono iniziate attività vigilate con cani da parte dei selecontrollori nel centro abitato, perché chiaramente non è assolutamente possibile sparare in paese per motivi di sicurezza, perciò abbiamo messo in moto questo tipo di attività oltre all’utilizzo di gabbie, sempre da parte dei selecontrollori. Per i due esemplari femmine catturati non sono state utilizzate queste gabbie, evidentemente perché le condizioni erano tali da poter procedere diversamente. Vedremo tra qualche giorno i frutti di tutte le attività messe in campo. Ormai questi animali sono diventati molto intelligenti, per cui è probabile che nel momento in cui vedranno che il territorio è marcato e controllato, mi auguro si allontaneranno. Chiaramente non ci poniamo l’obiettivo di risolvere il problema cinghiali in Basilicata, perché le misure sono altre da prendere, però anche con l’arrivo della Peste Suina Africana è necessario adottare tutti i provvedimenti possibili a salvaguardia della salute e della pubblica incolumità».

E proprio oggi, ci anticipa il Sindaco in conclusione, si tiene un incontro «in qualità di Presidente dell’Ente Parco del Pollino ho una videoconferenza con il Commissario della Peste Suina Africana, il Dottor Vincenzo Caputo, suppongo con altri rappresentanti di Enti Parco e quanti altri in indirizzo, ma certamente si vorrà procedere con misure specifiche all’arrivo della PSA».

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