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TOMASO MONTANARI : “NELLA MIA UNIVERSITÀ NIENTE BANDIERE A MEZZ’ASTA PER LA MORTE DI BERLUSCONI”

Bandiere a mezz’asta per Silvio Berlusconi? Non all’università per stranieri di Siena, dove il rettore Tomaso Montanari ha deciso diversamente. Ha scritto una mail alla comunità universitaria in cui motiva la sua decisione e se ne assume la responsabilità

BUONA LETTURA DI RIFLESSIONE CONDIVISA

Università Stranieri Siena

LUTTO NAZIONALE con esposizione bandiere a mezz’asta e FUNERALI DI STATO

rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari

🔹Morte Berlusconi, Montanari stanga:

“Ha lasciato l’Italia peggiore di come l’ha trovata”

Il rettore dell’Università per stranieri ha diffuso una nota in occasione della morte del cavaliere

Tomaso Montanari rettore dell’Università per Stranieri di Siena

Tomaso Montanari ha commentato la morte di Silvio Berlusconi.

Si legge nel testo firmato dal rettore dell’Università per Stranieri di Siena Tomaso Montanari :

“Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi.
Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte.
Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati.
Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura.
In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione.
Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile”

Università Stranieri Siena

 

#ègiustoinformare
🔹Cosa sono i funerali di Stato❓
La cerimonia, di cui si occupa un ufficio apposito della presidenza del Consiglio, prevede che il feretro venga scortato da sei carabinieri in alta uniforme e che gli vengano riservati onori militari all’ingresso e all’uscita dal luogo della cerimonia.

🔹Chi ha diritto al funerale di Stato❓
-Chi le decide❓
La Presidenza del Consiglio dei Ministri mentre gli aspetti organizzativi sono a cura del Dipartimento del Cerimoniale di Stato di Palazzo Chigi.

🔹Cosa succede in caso di lutto nazionale❓
Durante il giorno di lutto, gli esponenti del governo sono obbligati quindi a cancellare tutti gli impegni in agenda: nel periodo di lutto, infatti, le personalità pubbliche possono partecipare solo a eventi di beneficenza.

🔹Come funzionano i funerali di Stato e il lutto nazionale❓
Sono due cose molto diverse, il primo caso è una prassi per gli ex presidenti del Consiglio come Berlusconi, il secondo invece no

Mercoledì 14 giugno 2023 nel Duomo di Milano si svolgeranno i funerali di Silvio Berlusconi, morto lunedì a 86 anni.
Saranno funerali di Stato, come prevede la legge italiana per tutti gli ex capi di governo, il che vuol dire che le spese saranno a carico dello Stato e che verrà seguito un preciso cerimoniale.
Inoltre il governo ha deciso che nel giorno dei funerali di Berlusconi ci sarà anche un giorno di lutto nazionale, che è una cosa diversa dai funerali di Stato e che in passato non era mai stato proclamato per un ex presidente del Consiglio.

🔹I funerali di Stato sono regolati dalla legge numero 36 del 7 febbraio 1987, che all’articolo 1 prevede che
«sono a carico dello Stato le spese per i funerali del presidente della Repubblica, del presidente del Senato, del presidente della Camera dei deputati, del presidente del Consiglio dei ministri e del presidente della Corte costituzionale, sia che il decesso avvenga durante la permanenza in carica, sia che avvenga dopo la cessazione della stessa»

🔹La cerimonia, di cui si occupa un ufficio apposito della presidenza del Consiglio, prevede che il feretro venga scortato da sei carabinieri in alta uniforme e che gli vengano riservati onori militari all’ingresso e all’uscita dal luogo della cerimonia.
Non fa quindi eccezione Berlusconi, che è stato presidente del Consiglio per quattro volte nella sua lunga carriera politica e che quindi ha pienamente diritto ai funerali di Stato.

🔹È anche vero che in passato quasi tutti gli ex presidenti del Consiglio, o le loro famiglie, hanno preferito funerali in forma privata.

Gli unici ad avere funerali di Stato prima di Berlusconi furono Giovanni Spadolini nel 1994, Amintore Fanfani nel 1999 e Giovanni Leone nel 2001 (Leone era stato anche presidente della Repubblica).

L’articolo 2 della legge del 1987 prevede che i funerali di Stato possano essere concessi su indicazione del governo anche a «personalità che abbiano reso particolari servizi alla Patria, nonché di cittadini italiani e stranieri o di apolidi che abbiano illustrato la Nazione italiana nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, del lavoro, dell’economia, dello sport e di attività sociali»

Il caso più recente è stato quello dell’ex ministro della Lega Roberto Maroni, morto lo scorso novembre, ma prima ancora c’erano stati anche vari personaggi della cultura, come la poeta Alda Merini e il conduttore televisivo Mike Bongiorno.

🔹Le cose stanno invece diversamente per quanto riguarda il lutto nazionale, che non è normato da una legge precisa ma viene deciso di volta in volta a discrezione del governo.
Una circolare del governo del 2022 spiega che il lutto nazionale prevede l’esposizione a mezz’asta delle bandiere sugli edifici pubblici, e l’aggiunta di due strisce di velo nero sulle bandiere esposte all’interno.
Nel periodo di lutto, inoltre, le autorità pubbliche si devono astenere da impegni sociali, a parte le manifestazioni di beneficenza.
Il lutto nazionale viene dichiarato solitamente per eventi di particolare gravità (come i disastri naturali) o per la morte di personaggi particolarmente importanti per l’Italia, come i presidenti della Repubblica: di recente è stato dichiarato un giorno di lutto nazionale per le alluvioni in Emilia-Romagna, per esempio, e in passato anche per la morte di diversi papi.

Non era però mai successo nella storia della Repubblica che venisse dichiarato il lutto nazionale per la morte di un ex presidente del Consiglio: fanno eccezione solo Carlo Azeglio Ciampi e Giovanni Leone, che però a differenza di Berlusconi erano stati anche presidenti della Repubblica.

#sapevatelo2023

TOMASO MONTANARI : “NELLA MIA UNIVERSITÀ NIENTE BANDIERE A MEZZ’ASTA PER LA MORTE DI BERLUSCONI”
Università per Stranieri di Siena
Bandiere a mezz’asta per Silvio Berlusconi? Non all’università per stranieri di Siena, dove il rettore Tomaso Montanari ha deciso diversamente. Ha scritto una mail alla comunità universitaria in cui motiva la sua decisione e se ne assume la responsabilità.

Tomaso Montanari ha quindi parlato della scelta “evidentemente controcorrente. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato” Berlusconi, “è oggi un dovere civile”

Di fronte alla notizia della morte di Berlusconi, scrive,

“naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati”

Prosegue ancora il professor Montanari, da sempre molto critico nei confronti di Berlusconi e delle politiche della destra

“Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione”

Così

“nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici”

da ieri a mercoledì, giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale,

“mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università”
Università per Stranieri di Siena

Così ha concluso il professor Montanari.

Una scelta che sicuramente farà discutere e che probabilmente lo esporrà a reazioni politiche di diverso genere.
Tomaso Montanari rettore dell’Università per Stranieri di Siena

Tomaso Montanari, nato a Firenze nel 1971, è professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università per Stranieri di Siena, dopo aver insegnato nell’Università di Napoli Federico II, all’Università di Roma Tor Vergata e all’Università della Tuscia.

È presidente del Comitato tecnico scientifico per le Belle Arti del Ministero per i beni Culturali, e membro del Consiglio Superiore dei Beni Culturali.

È membro dei comitati scientifici degli Uffizi a Firenze, e dei Girolamini a Napoli.

È presidente onorario dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli, e socio corrispondente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere e Arti.

Tomaso Montanari è uno storico dell’arte e saggista italiano, rettore dell’Università per stranieri di Siena.

Nascita: Firenze
15 ottobre 1971 (età 51 anni),
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