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SOLDI REALI E BITCOIN: PAGAMENTI E INSIDIE

Parlami di tech di Danilo Smaldone

Da quando ho cominciato questa mia nuova esperienza, ogni qual volta mi accingo a scrivere il mio nuovo “pezzo sulla tecnologia”, la domanda che mi rivolgo è sempre la stessa: come posso essere utile a chi lo leggerà? Sembra semplice parlare di questo o quell’altro argomento, quando la trattazione riguarda argomenti più o meno tecnici e vicini al mio ambiente di lavoro; eppure, riuscire a trasferire un messaggio o semplice- mente qualche informazione, mi risulta particolarmente complesso. Il rischio di superare la “linea del troppo tecnico” è sempre in agguato. In realtà, parlando con gli amici e confrontandomi con quelli che incontro nel quotidiano, sembrerebbe che uno degli argomenti che suscita timore e curiosità allo stesso tempo, è quello dei cosiddetti “pagamenti online”. Negli ultimi anni, l’avanzamento tecnologico ha rivoluzionato il modo in cui effettuiamo acquisti: dalle ormai tradizionali carte di credito alle app di pagamento mobile e alle criptovalute, il mondo dei sistemi di pagamento nel settore tecnologico si è espanso notevolmente. Le carte di credito sono diventate uno strumento di pagamento estremamente diffuso nel mondo moderno (quasi uno standard de facto), offrendo comodità e facilità nelle transazioni finanziarie. Uno dei principali rischi legato al- l’uso delle carte di credito è la possibilità di frodi o di compromissione dei dati personali. I criminali informatici possono, in diversi modi, intrufolarsi nei sistemi di pagamento online o installare dispositivi di skimming (principale tecnica di clonazione fisica delle carte) sui terminali di pagamento per catturare le informazioni delle carte. Una volta ottenute, queste informazioni possono essere utilizzate per effettuare acquisti non autorizzati o per il furto di identità, sia online che offline. È quindi davvero pericoloso il loro utilizzo quotidiano? Mi viene da dire di no! I fornitori di questo tipo di servizio, banche e più generalmente gli istituti di credito, forniscono e aggiornano continuamente tutti gli strumenti per mitigare e ridurre al minimo i rischi collegati al loro utilizzo. Se non lo avete già fatto, considerate l’attivazione degli strumenti di sicurezza avanzati come l’autenticazione a due fattori (2FA – 2 Factor Authentication): oltre a nome utente e password, autorizzerete le vostre operazioni grazie all’utilizzo di codici temporanei ricevuti su dispositivi che avete sempre con voi, come ad esempio SMS e Notifiche App sul vostro smartphone. Mi piace ricordare che la sicurezza, non è garantita da un buon “allarme” o dall’utilizzo dell’ultimo ritrovato della tecnologia: è fondamentale adottare precauzioni e pratiche di sicurezza adeguate quando si utilizzano le carte di credito. Una delle prime misure da considerare è quella di monitorare regolar- mente gli estratti conto per individuare tempestivamente eventuali attività sospette o non autorizzate. In caso di transazioni anomale, è importante contattare immediatamente l’emittente della carta. È possibile attivare le notifiche di transazione sulla carta di credito: in questo modo, si riceveranno avvisi in tempo reale su ogni movimento effettuato, permettendo di individuare rapidamente eventuali attività sospette. Grazie alla diffusione degli smartphone, per i “temerari della tecnologia”, le app di pagamento mobile, come Apple Pay e Google Pay, sono diventate sempre più popolari. Queste offrono un’esperienza senza denaro contante, semplificando le transazioni tramite il dispositivo mobile e non richiedono il contatto fisico con il dispositivo di pagamento: si chiama Contactless – Senza Contatto (credo davvero di aver sentito infinite riproposizioni confuse e sbagliate di questo termine!). Questa modalità di pagamento, anche noto come “tap-and-go”, sfrutta la tecnologia RFID (Radio Frequency Identification) per consentire una comunicazione wireless tra la carta di pagamento (o smartphone con apposita App) e il dispositivo di pagamento, come un terminale POS o un lettore senza contatto. Per effettuare un pagamento, è sufficiente avvicinare la carta di pagamento o il dispositivo abilitato al lettore, senza bisogno di inserire la carta o digitare il PIN. È particolarmente adatto per piccoli importi, rendendolo una scelta popolare per gli acquisti quotidiani come il caffè al bar o il biglietto del trasporto pubblico. La rapidità del processo e la sua facilità d’uso lo rendono un’opzione preferita per coloro che desiderano evitare l’uso di contanti. Alcune persone temono che i dati delle loro carte possano essere intercettati o che le transazioni possa- no essere effettuate senza il loro consenso. È importante sottolinea- re che i sistemi di pagamento contactless sono soggetti a rigorose norme di sicurezza e crittografia dei dati, per ridurre il rischio di frodi. Inoltre, le transazioni contactless richiedono che la carta o il dispositivo siano a pochi centimetri dal lettore per poter essere letti, rendendo difficile per i criminali accedere alle informazioni senza che la persona se ne accorga. Mi piace considerare anche l’aspetto, che potrei definire sociale, dei sistemi di pagamento menzionati. Al di la delle potenziali problematiche tecniche, l’uso irresponsabile delle carte di credito può portare a debiti accumulati e interessi elevati. Il non toccare il denaro contante, a volte fa perdere il contatto con la realtà e dimenticare che si tratta dei nostri soldi, guadagnati con il nostro lavoro! Di contro, alcuni individui possono esitare nell’affidare i loro pagamenti a un dispositivo mobile per la paura di malfunzionamenti tecnici o della succitata “perdita del controllo”. Mi viene da dire che con l’educa- zione, la consapevolezza e l’adozione di misure di sicurezza adeguate, è possibile sfruttare appieno i vantaggi offerti dai sistemi di paga- mento nel mondo della tecnologia senza compromettere la sicurezza o il controllo finanziario. È il caso di dire che la “Parola Del Giorno” di oggi è davvero ‘preziosa’. Proverò a racchiudere in poche parole il concetto che è alla base dei Bitcoin e suoi affini. Criptovalute: «Le criptovalute sono monete digitali decentralizzate (senza un istituto di credito centrale a fare da garante e controllo) e basate su tecnologie come la blockchain. Sono diventate famose per la loro capacità di consentire transazioni dirette tra utenti senza bisogno di intermediari finanziari: la loro natura pseudo anonima può consentire transazioni illecite senza rilevare facilmente le identità delle parti coinvolte. Le criptovalute hanno attirato l’attenzione per il loro potenziale di rendimento elevato e come alternativa al sistema finanziario tradizionale. Tuttavia, sorgono dubbi riguardo alla loro volatilità di prezzo, all’uso in attività illegali e alla sicurezza dei portafogli digitali. Inoltre, le normative e le incertezze regolamentari hanno generato preoccupazioni sulla stabilità e l’accettazione a lungo termine delle criptovalute. L’uso delle criptovalute richiede una comprensione tecnica e un’appropriata gestione delle chiavi di accesso. Questa complessità può scoraggiare le persone meno esperte in campo tecnologico». Se avete richieste o risposte, curiosità o comunicazioni, precisazioni o correzioni, potete scrivere a parlamiditech@lecronachelucane.it

Di Danilo Smaldone

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