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POST COMUNALI LAGONEGRO, PIRO (FI): «DI LASCIO VINCE, PERDE IANNIBELLI»

Pepe (Lega): «regionali ed europee, iniziata la lunga marcia»

Comunali di Lagonegro vinte da Salvatore Falabella che si è imposto sulle sue due avversarie Concetta Iannibelli e Maria Di Lascio: l’analisi del voto del capogruppo consiliare di Forza Italia in Regione, nonchè vice presidente vicario del Consiglio regionale, Francesco Piro. «Vincono Domenco Mitidieri ed Enrico Spera – ha scritto a mezzo social Piro – ai quali va anche il “merito strategico” di aver “affossato” i 5 stelle che non entrano in Consiglio comunale nemmeno tra gli ultimi eletti. Un voto, alla lista “falsato” dal momento storico, da accordi e da tante strane circostanze . Il tempo dirà che la “primavera del futuro” tanto annunciata e “gridatacchiata” dai palchi, difficilmente arriverà». «Per il momento – ha proseguito Piro – la primavera vera, quella stagionale, non si vede, piove, tira vento e fa freddo. Vince senza dubbio alcuno , Maria Di Lascio, considerata dagli “avversari” fuori dai giochi. Vince in primis per essere stata in “campo” con il coraggio e la determinazione di sempre e Vince perché consegue l’unico risultato possibile in questa fase, cioè ottenere due seggi e ritornare, a pochi mesi dall’agguato giudiziario, dalle infamie e dalle ingiurie, tra i banchi del Consiglio comunale con Maria Palermo, autorevole assessore della sua Giunta. Risultato ottenuto grazie a tutti i suoi candidati e amici che hanno collaborato senza risparmiarsi. Sono certo che la sua opposizione sarà dura, senza sconti e nell’esclusivo interesse della Comunità di Lagonegro». «Straperdono senza nessuna giustificazione ed in malo modo, senza precedenti – ha sottolineato il consigliere regionale di Forza Italia, Francesco Piro -, Iannibelli, Oranges, Pittella, Azione, Fratelli di Italia, Costanza, ex sindaco Laguardia, avv Donadio, questi ultmi due citati nel “famosos e virales audios pittellas”. Si fermano a poco più di 800 voti, numeri addirittura di granlunga inferiori a quelli ottenuti nel 2020 da Santarenio e Brigante con liste anche a 10 candidati. Fallimento totale e senza precedenti. Se non fosse stato per la presenza della prima eletta delle tre liste, anche lei, a mio avviso danneggiata elettoralmente dalla sua stessa lista si sarebberero fermati a circa 400 voti. Incredibile ma vero. Festeggiare e brindare le disavventure, scivere e sottoscrivere falsità e menzogne, vedi note cantiere Lagonegro di ottobre 2022 , e definirmi “bullo”, vedi comizietti, non ha pagato. Credo, sinceramente, che il percorso politico di quella compagine sia già esaurito». «Il partito di Calenda (Azione) è in fase di “sgretolamento” ovunque – ha concluso il consigliere regionale Piro – e alle prossime Regionali non eleggerà , escluso Pittella, nessun altro consigliere regionale, saranno tutti portatori di acqua per un solo mulino. Devo invece ammettere la grande rimonta di “Italia Viva”, determinante anche sul voto a Lagonegro e che spero possa far parte della nostra coalizione di centrodestra alle prossime regionali che vedranno stravincere ancora una volta Bardi e il centrodestra».

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