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IL PD SCORDARELLO DIMENTICA DI CARLO IL MISSINO

La Regina fa scivolare Picierno: non fu Bardi a volere l’intitolazione e il pioniere non ha mai militato in Forza Nuova. Surreale il dibattito del partito che ha consentito il voto unanime in Consiglio per la Sala Postiglione

Qualcuno spieghi a La Regina, a Pina Picierno e all’Anpi che quando Nino Postiglione diceva “è una Po- tenza di Radio” non si richiamava alla Volontà di Potenza di Nietzschiana memoria né al Trionfo della Volontà e alle quadrate legioni che portano l’impero sui colli fatali di Roma, ma faceva un gioco di parole tra il nome della città capoluogo della Basilicata e la forza della radio. Radio Potenza Centrale è stata la radio della città di Potenza con la quale sono cresciute intere generazioni di ragazzi e ragazzi fino a diventare uomini, non risulta nel suo palinsesto la trasmissione di inni del regime né in versione tradizionale né in versione Tecno Balilla, ci sono canzoni d’amore e balli, musiche commerciali e d’autore, qualche programma di approfondimento e di sport come in tutte le radio private L’On. Picierno potrebbe non saperlo ma siamo convinti che anche Raffaele La Regina e l’Anpi se sentono dire “Radio Potenza Centrale” rispondono con “È una Potenza di Radio”, come qualsiasi persona sia vissuta nella nostra città e nella nostra regione dagli anni 70 ad oggi.

NEOFASCISTI OVUNQUE E LA GUERRA INTERNA DEL PARTITO DEMOCRATICO

La ricerca dei neofascisti ormai è diventata un’ossessione di qualche anima del Partito Democratico che ormai la estende al passato, al presente e al futuro in une tridimensionalità storico-temporale che sarebbe degna di miglior causa. Siamo convinti che La Regina, l’ANPI e l’On. Picierno non pensino veramente che Nino Postiglione sia stato un pericoloso fascista o che la Regione Basilicata abbia offeso la memoria della storia democratica di questa Nazione intestando una sala a colui il quale ha inventato le radio libere e rotto il monopolio di Stato nella radiodiffusione in Italia. La mozione per intitolare la sala a Nino Postiglione è stata approvata in Consiglio Regionale all’unanimità e all’inaugurazione della sala era presente Vito De Filippo, Carlo Rutigliano di Articolo Uno, Luigi Scaglione e tanti altri esponenti della storia della sinistra lucana e che non crediamo siano ascrivibili alla galassia neofascista né che abbiano simpatie per Forza Nuova. Nelle trasmissioni di Cronache TV abbiamo ospitato il neosegretario regionale del PD Giovanni Lettieri, l’On. Salvatore Margiotta, Vito Santarsiero oltre allo stesso Raffaele La Regina che, siamo certi, qualora avesse sentito odore di fascismo non sarebbe venuto. Del resto sarebbe uno strano fascismo quello che ospita regolarmente le voci di chi proviene da una storia politica del tutto differente come ben sanno i sindaci in Basilicata e nel resto d’Italia che a Nino Postiglione hanno dedicato slarghi, strade, piazze volendo impegnare la toponomastica dei propri comuni ad una persona che alla libertà di espressione ha dedicato tutto sé stesso e la sua stessa vita. Quello che ci sembra di leggere, tra le righe della dichiarazione di Raffaele La Regina e dell’On. Pina Picierno è la continuazione della guerra interna al Partito Democratico con altri mezzi, senza neanche preoccuparsi di farla infangando la memoria di chi non c’è più. Quando il Consiglio regionale decise all’unanimità di dedicare la propria Sala Stampa a Nino Postiglione furono il Consigliere comunale potentino Vincenzo Telesca e l’On. De Filippo ad esprimere l’auspicio che anche il Comune di Potenza si adoperasse per dedicare uno spazio pubblico all’inventore delle radio libere manifestando la loro soddisfazione per la scelta unanime del Consiglio Regionale. Tra i tanti esponenti del Pd, anche il Sen. Salvatore Margiotta si compiacque della scelta “virtuosa” della Regione. Forse La Regina e Pina Picierno vogliono lanciare una staffilata a Vito De Filippo e Salvatore Margiotta? Se così fosse ne saremmo dispiaciuti non tanto per noi quanto per le storie democratiche dell’ex Presidente della Regione Basilicata e dell’ex sottosegretario.

SPAZIO DI LIBERTÁ

Radio Potenza Centrale, così come i giornali e la televisione Cronache sono uno spazio di libertà, un microfono concesso a tutti quelli che hanno qualcosa da dire e che vogliono esprimere le proprie idee senza pregiudizio di alcun tipo. Lo stesso spazio di libertà che riserviamo a noi stessi anche nel criticare le frasi espresse da Raffaele La Regina contro Nino Postiglione e ci dispiace leggere nelle parole di Pina Picierno una strana idea di democrazia nella quale se non si condividono le parole dell’ex segretario regionale del Partito Democratico di Basilicata non si è in “linea con le partnership istituzionali che l’editore ha da poco siglato con enti locali e regioni”, quasi che per poter avere rapporti con le istituzioni si debba per forza essere sulla stessa linea del PD e non lo si possa criticare.

LE SCELTE DEI PADRI, IL PASSATO DEI FIGLI

Noi non vogliamo commettere l’errore che commette La Regina nel criticare la memoria di un morto e, quindi, non utilizzeremo il fatto che anche il suo defunto padre era un giornalista “tifoso” o che il padre del candidato del centrosinistra alla Presidenza della Regione Basilicata sia stato un galantuomo fondatore del Movimento Sociale Italia- no in Basilicata, ma ci piace ricordare che lo stesso Carlo Trerotola non soltanto è stato iscritto al MSI ma, giustamente, non ha mai rinnegato la sua storia. Insomma, il PD di Basilicata faccia pace con sé stesso e cerchi di trovare un equilibrio tra fascismo, neofascismo ed antifascismo perché non è chiaro come aver militato nel Movimento Sociale Italiano sia meno pericoloso che aver simpatizzato per la Fiamma Tricolore il cui fondatore era il segretario nazionale del MSI quando il candidato del PD alla Presidenza della Regione al Msi era iscritto. La storia si presenta la prima volta sotto forma di tragedia, la seconda sotto forma di farsa ma a noi la farsa non piace.  La nostra storia è storia di Libertà e noi saremo ben felici di invitare Pina Picierno, Raffaele La Regina e l’ANPI ad “Oltre il Giardino” a me- no che non vogliano ascrivere anche Paride Leporace alla variegata galassia dei neofascisti inconsapevoli. Ed è proprio a La Regina che ci rivolgiamo affinchè sia possibile chiudere qui questa partita. L’incontinenza verbale da social può capitare a tutti, lui già ne è stato vittima. E’ arrivato il momento di chiudere questa inutile polemica. I nostri microfoni sono aperti a tutti e lui sa bene che anche nei momenti di sua maggiore difficoltà, pur non condividendo le sue opinioni, abbiamo voluto ospitarlo e ha trovato la massima apertura e non l’olio di ricino.

Di Massimo Dellapenna

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