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PARCO MURGIA, OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA CANTANO VITTORIA SUL RISARCIMENTO DANNI

È polemica dopo gli esiti dell’inchiesta consiliare: «Danni irreversibili alle chiese rupestri»


Icontestati lavori di recupero e ripristino di alcune zone, luoghi, sentieri e chiese del Parco Murgia, sono stati sottoposti a un’indagine conoscitiva svolta dalla “Commissione consiliare speciale salvaguardia Murgia”.

I risultati dell’“inchiesta” sono stati poi illustrati nell’ultimo Consiglio comunale di Matera e, sebbene alla fine maggioranza e opposizione siano addivenute alla formulazione di un documento congiunto che contiene le risoluzioni istituzionali da adottare, non si può nascondere che si è evidenziata durante l’Assise comunale una forte contrapposizione tra gli intenti della maggioranza e quelli della minoranza.

Va inoltre sottolineato il fatto che, dopo la conclusione della fase dibattimentale del Consiglio e prima di produrre il documento congiunto su cui si è votato, il Consiglio stesso è stato sospeso per oltre un’ora. Ebbene sono in molti ora coloro che si chiedono cosa è accaduto durante tutto quel tempo e soprattutto ci si chiede da più parti perché le varie risoluzioni che hanno portato al documento approvato all’unanimità non siano state anch’esse discusse pubblicamente.

Dando poi seguito ad ulteriori considerazioni politiche che ci sono pervenute, si è evidenziata un’ opposizione che ha visto in Fratelli d’Italia, Coraggio Italia e Matera 3.0 una netta posizione finalizzata ad esercitare nei confronti degli artefici dei lavori un’azione giudiziaria di risarcimento danni.

Da un’altra parte, invece, è stato da molti sottolineato l’atteggiamento della maggioranza che al motto di «ciò che è fatto è fatto», si è in un primo momento dichiarata pronta a degli atteggiamenti meno drastici nei confronti di progettisti e artefici dei lavori. Inoltre si è molto discusso sui alcuni social della frase pronunciata dal Sindaco durante il Consiglio comunale: «Il comune non è ente attuatore né stazione appaltante (dei lavori) e sospendere il cantiere per noi era impraticabile».

Ebbene, si è ritenuto da più parti che proprio per questa ragione, adesso che la Commissione salvaguardia ha accertato che in alcuni casi sono stati commessi dei «Danni irreversibili sia al paesaggio che ad alcune parti delle chiese rupestri», il Comune dovrebbe essere il primo a volere un’azione legale. Un dato però parrebbe emergere da tutto ciò è cioè che sarebbe certo che prima di procedere ai lavori sul Parco Murgia, tutti i permessi istituzionali necessari pare che siano stati concessi e le relative conferenze di servizi parrebbero tutte regolarmente svolte, firmate e controfirmate.

Ma ciò sarà questione di prossimi sviluppi non appena l’Amministrazione materana avrà recepito i lavori della commissione e avrà dato seguito alle azioni di rito. Nel frattempo, però va detto che l’opposizione canta vittoria, a partire da Fratelli d’Italia che si è fatta promotrice della Commissione d’inchiesta, avendo ottenuto che nel documento finale venisse inserita la possibilità da parte del Comune di «Promuovere azioni volte al risarcimento del danno al paesaggio».

Ma a ben guardare e leggere, anche la maggioranza dal canto suo celebra la vittoria per il risultato ottenuto. Un’ambientalista così ha commentato: «Le uniche a non cantare vittoria sono le chiese rupestri dove a quanto pare alcune tracce di storia antichissima, graffiti unici al mondo, sarebbero stati maldestramente cancellati per sempre!»


 

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