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L’ASSESSORE IACULLO CONTRO LA PROVINCIA: «SAREBBE OPPORTUNO NON LASCIARE PIÙ CATTEDRALI NEL DESERTO»

A Muro Lucano, sulla strada provinciale in direzione Laviano: «Asfalto lasciato a metà e richieste d’intervento cadute nel silenzio»

L’Assessore ai Lavori pubblici Donato Iacullo persevera nel suo lavoro di verifica delle infrastrutture di viabilità sul territorio murese e questa volta a Cronache denuncia lo stato dei «lavori a metà» della Sp ex Ss 381 in direzione Laviano, dove, spiega «è stato realizzato un nuovo asfalto che però si interrompe in Contrada Pontecchia. Ho avviato per questo una vera e propria battaglia affinché i lavori di rifacimento del manto stradale vengano effettuati almeno fino al ponte di località Pannicaro, perché di lì in poi la condizione della strada è “andabile”. La Provincia però – prosegue Iacullo- invece di proseguire in questi lavori, si dedica da Pontecchia al confine con Laviano, lasciando fermo il tratto peggiore che è San Vito-Pontecchia». L’Assessore incalza: «Il mio messaggio per la Provincia è che sarebbe opportuno, quando si fanno i progetti, che non si lascino le cattedrali nel deserto, come si usa dire. Il paradosso è anche avere la segnaletica tutta nuova, senza rifare l’asfalto. Ribadisco, la strada va completata, anche se a singhiozzo, a tratti, l’importante è che venga finita». Iacullo, aggiunge ancora: «Si terrà una Conferenza dei Sindaci dell’Area per discutere il destino delle somme di denaro “accantonate” e anche per discutere e definire questo tratto di strada lasciato incompleto, seppur si tratti di una via di comunicazione strategica per la zona e che ad oggi si presenta veramente dissestata. Ancora una volta sollecito la Provincia per la strada come per il taglio erba, che sulla SS7 non viene effettuato».

«Auspico- conclude l’Assessore- che anche questo mio appello non cada nel vuoto, come è stato, a quanto pare, per il tratto da sistemare sul ponte del Campo sportivo, Strada Statale 7», all’ingresso di Muro Lucano, luogo ancora transennato e con segnaletica di pericolo, «la sistemazione del guardrail nei pressi di contrada Pascone attende da oltre un anno; l’Ufficio Tecnico Viabilità ancora non ha sistemato la barriera di sicurezza metallica e la segnaletica di avvertimento è ancora lì dove fu posizionata il giorno seguente all’incidente che vide un’auto sfondare le barriere di protezione della carreggiata e precipitare per alcuni metri dal viadotto».

Era febbraio 2020, sul posto intervennero i Vigili del fuoco di Potenza per estrarre le tre persone dall’abitacolo del veicolo. I caschi rossi dovettero allestire manovre S.A.F. tecniche di derivazione speleoalpinistico sia per raggiungere, che per soccorrere e riportare i tre feriti sul piano stradale, dove furono affidati alle cure del personale sanitario del 118.

«Queste sono le situazioni che mi infervorano, poiché non è ammissibile e tollerabile che la situazione sia immutata e che in uno dei punti panoramici di accesso al paese, si venga accolti da questa contesto precario, che poi provvisorio non è stato, visto che è tutto ancora così. Mi auguro, ed auspico, che ciò non avvenga anche per le altre segnalazioni che mi ritrovo a rappresentare oggi».

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