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ASSEMBLEA VIETATA ALLA STAMPA

Cavallo (Cisl), minati alla base i principi di trasparenza e responsabilità degli amministratori

“Aver impedito l’accesso alla stampa ai lavori dell’assemblea dei soci di Acquedotto Lucano è un atto che mina alla base i principi di trasparenza e responsabilità dei pubblici amministratori, principi che non possono essere derogati in alcun modo, men che meno da chi gestisce un servizio di pubblica utilità. Impedire ai giornalisti di fare il proprio lavoro significa privare l’opinione pubblica di un fondamentale strumento di controllo democratico e di monitoraggio del potere”. Lo sostiene il leader lucano della Cisl Vincenzo Cavallo all’indomani dell’increscioro episodio verificatosi tra l’Acquesdotto Lucano e la stampa a cui è stato impedito l’accesso all’assemblea. “A preoccupare- scrive ancora il segretario regionale del sindacato- è il fatto che tale atteggiamento si iscrive nella cornice consolidata di una visione formalista e limitata della democrazia che considera i contro-poteri e i corpi sociali intermedi un ostacolo all’azione amministrativa. Ritengo che di quanto accaduto i soci di Acquedotto Lucano debbano rendere immediatamente conto ai cittadini per non avallare ingiustificate opacità”.

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