MAGISTRATI E BANCHIERI CONTRO IL RICICLAGGIO
Convegno a Potenza per discutere del blocco dei soldi da attività illecite. Presente il Direttore della Dia
Prevenire e reprimere il riciclaggio bloccando i proventi illeciti rivenienti dal malaffare e dalla criminalità organizzata. Questo il tema di cui si è discusso al Teatro Stabile di Potenza in un convegno organizzato dalla banca d’Italia ed a cui ha partecipato il gotha della giustizia e dell’economia.
Si è parlato anche dei risvolti della fase pandemica e di quella che è una lenta ripresa economica. Al centro del dibattito l’attività dell’antiriciclaggio nel settore bancario e finanziario con uno sguardo a quelle che sono le situazioni attuali e le previsioni per il futuro.
Il Procuratore Capo Francesco Curcio ha relazionato su quella che è la tematica principale attorno a cui ruota il sistema del riciclaggio, ovvero il ruolo della criminalità organizzata e le attività di reinvestimento e riciclaggio del denaro proveniente da fenomeni come la droga, la prostituzione, l’inserimento delle organizzazioni malavitose nel tessuto sociale ed imprenditoriale.
Il fenomeno, che va analizzato nella sua interezza, viene contrastato mediante quelli che sono gli strumenti della giustizia e quindi con indagini mirate e con i sequestri di prevenzione che permettono di colpire al cuore economico i gruppi criminali.
In Basilicata si teme per eventuali azioni di reinvestimento di denaro in attività illecite complice l’arrivo a breve di fondi del Pnrr che sicuramente fanno gola alla criminalità. L’area da attenzionare maggiormente sarà quella del Lagonegrese, crocevia di traffici illeciti e di interessi malavitoai provenienti dalla Campania e dalla Calabria che da tempo hanno messo le radici proprio in quell’area.
La malavita, le mafie in particolare, incidono fortemente sull’economia legale che viene invalidata nella sua essenza, sottoposta a dettami e direttive che appartengono ad un sistema deviato. Fondamentale il ruolo della Direzione Investigativa Antimafia che permette di entrare nei meandri economici dei gruppi operativi criminosi e di destabilizzarne l’economia illecita.
