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IL RICORDO DI PERTINI A 125 ANNI DALLA NASCITA

La Basilicata deve tanto al Presidente della Repubblica che non fece mancare aiuti post sisma

Il 25 settembre del 1896 nasceva Sandro Pertini un antifascista di grande spessore, statista e Presidente della Repubblica.
Vorrei ricordare, in questi tempi di smemoratezza e di oblio, il suo ruolo importate nel dopo sisma del 1980.
Molti ricordano il suo duro richiamo alla responsabilita’ ed al fare poche ore dopo il terremoto durante le dichiarazioni e gli appelli delle aree dell’epicentro.
Si tratto di un intervento che portò alla mobilitazione di tante risorse umane e materiale e alla costruzione della Protezione Civile.
Meno noto fu il suo lavoro silenzioso per la definizione della legge 2019/81 che portò alla ricostruzione nelle aree interessate. Seguiva giornalmente l’avanzamento delle attivita’del Governo e del Parlamento anche con una fitta relazione con la
Federazione Cgil, Cisl, Ul.
In poche settimane fu approvata la legge che destino’ alla Basilicata oltre 3500 miliardi di lire e permise di istituire l’Universita’ con la trattativa sindacale con il Governo Forlani. Cosa del tutto colpevolmente ignorata da un recente libro agiografico dell’Ateneo lucano.
Pertini venne in Basilicata il 23 novembre del 1983 e fu accolto in Piazza Mario Pagano da una folla festante e riconoscente.
Durante la manifestazione intervenne per il movimento sindacale un giovane delegato della vetreria di Rionero, allora in difficolta’.
Al Presidente fu donata una targa realizzata dal Maestro Treccani.
Sono passati tanti anni ma restano i ricordi del suo lavoro di resistente, di statista e della sua coerente azione sempre segnata da umanita’ e vicinanza al popolo ed ai lavoratori in particolare.

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