AttualitàBasilicataBlog

UFFICI PUBBLICI: CODE PIÙ CORTE ALLE ASL, PIÙ LUNGHE ALL’ANAGRAFE

Rielaborati i dati del triennio 2019-2021 dalla Cgia di Mestre: registrata una doppia velocità in Basilicata

Code più corte agli sportelli delle aziende sanitarie lucane, ma soltanto “grazie” al Covid-19 che in questi ultimi anni è stato determinante nel ridurre le file agli sportelli pubblici. In linea generale, in Italia, secondo un’elaborazione dell’Ufficio studi dell’associazione Artigiani e piccole imprese Cgia Mestre sui dati Istat, tra il 2019 e il 2021 il numero di cittadini che ha dichiarato di aver atteso più di 20 minuti davanti al bancone dell’ufficio anagrafe è sceso del 9,2 per cento, presso quello di una Asl, invece, del 17,5 per cento. Idealmente, chi si è recato dopo due anni nel proprio ufficio anagrafe ha davanti a sé tre persone in meno, per prenotare una visita ed o una prestazione di laboratorio presso l’azienda ospedaliera, invece, la coda si è ridotta di 10 persone. Per quanto riguarda l’ufficio anagrafe, tuttavia, Basilicata in controtendenza. Secondo l’Ufficio studi della Cgia, le contrazioni, dove si sono verificate, sono, in massima parte, riconducibili al fatto che con la pandemia quasi tutti gli uffici delle amministrazioni comunali front office hanno deciso di lavorare su appuntamento. Negli ospedali, invece, a causa del Covid, gli ingressi sono stati contingentati, contribuendo a diminuire le presenze complessive. Inoltre, grazie al potenziamento dei call center telefonici e dei sevizi offerti in via digitale, le strutture ospedaliere hanno contribuito a diminuire ulteriormente l’affluenza ai propri sportelli. A livello generale, comunque il grado di sofisticazione dell’offerta digitale delle amministrazioni locali rimane ancora insufficiente. CODE ASL Asl, ad eccezione del Molise, le performance di tutte le Asl hanno fatto registrare miglioramenti anche se le situazioni più difficili caratterizzano il Centro Sud. Nel 2021 i tempi d’attesa più lunghi si sono verificati in Campania (60,6 persone ogni 100 che si sono recate presso una struttura sanitaria hanno atteso più di 20 minuti), in Molise (65,5), in Sicilia (65,8) e, in particolar modo, in Calabria (65,9). In Basilicata, la variazione è stata di 4,7: dalle 57,9 persone ogni 100 del 2019 alle 55,7 del 2020 fino alle 55,2 persone ogni 100 che nel 2021 hanno denunciato tempi di attesa superiori ai 20 minuti: in 2 anni la fila si è ridotta idealmente di 3 persone. Secondo una valutazione non oggettiva della Cgia di Mestre, i ritardi e le inefficienze della Pubblica Amministrazione non sarebbero ascrivibili soltanto alla cattiva organizzazione della stessa, «ancorché, il processo di informatizzazione fatichi a diffondersi con successo nella nostra P.A., le criticità che si verificano in certi territori vanno ricercate negli effetti che caratterizzano moltissime leggi, decreti e circolari che, spesso in contraddizione tra loro, hanno aumentato a dismisura la burocrazia, complicando non solo la vita dei cittadini e delle imprese, ma anche quella dei dipendenti pubblici». In ogni caso considerando che vengono definiti tempi di attesa lunghi tutti quelli superiore ai 20 minuti, sul fronte strutture sanitarie in Italia il primato della minor attesa l’ha fatto registrare il Trentino Alto Adige, 18,7. La Basilicata in questa classifica al contrario, al 20esimo posto c’è la regione più virtuosa, al 1° la maglia nera, è in 7a posizione.

CODE ANAGRAFE

Il Trentino Alto Adige ha il miglior risultato, nel 2021, anche per quanto riguarda le code agli sportelli Anagrafe: solo 9,1 persone ogni 100 hanno denunciato tempi di attesa superiori ai 20 minuti. In Basilicata, invece, in 3 anni la fila è idealmente aumentata di 5 persone: dalle 20 persone ogni 100 del 2019 alle 18,3 del 2020 fino alle 24,7 del 2021. Basilicata in 9 posizione, meglio soltanto di Sardegna, Piemonte, Calabria, Umbria, Puglia Campania, Sicilia e la maglia nera Lazio.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti