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POLICORO: PRESENTATA UNA MOZIONE DI SFIDUCIA NEI CONFRONTI DEL SINDACO

In seguito a vari scontri avvenuti nei Consigli Comunali, i consiglieri hanno deciso di avanzare a mozione

E’ stata protocollata da parte deI Consiglieri Gianluca Modarelli, Benedetto Gallitelli, Giuseppe Maiuri, Enrico Bianco, Gianni Di Pierri, Giuseppe Maurizio Montano e Massimiliano Padula una mozione di sfiducia nei confronti del Sindaco di Policoro Enrico Mascia.
Il 26 gennaio scorso era stata respinta un’altra mozione di sfiducia avvenuta in seguito alle dimissioni dell’Assessore Cacciatore e l’uscita dalla maggioranza del Consigliere Agresti, alla quale votarono sfavorevolmente sia Mitidieri che l’ex Presidente del Consiglio Comunale Ranù.
Nel’ultimo Consiglio Comunale Ranù aveva contestato fortemente insieme ai sette consiglieri di minoranza e ai due dissidenti che in totale sono nove, l’operato del Sindaco insieme a quello del vicesindaco Marrese, in particolare riguardo la gara riguardante l’aggiudicazione del nuovo servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani a partire dal primo maggio.
Il Consigliere Comunale Giuseppe Maiuri, capogruppo di “Policoro Futura” nei giorni scorsi aveva discusso in un video condiviso sui social dell’attuale situazione di crisi del Comune di Policoro.
«Siamo diventati lo zimbello della Basilicata – ha dichiarato Maiuri – nell’ultimo Consiglio Comunale, il Sindaco Mascia ha dichiarato che non se ne andrà mai, che dovranno essere eventualmente i dissidenti a dover fare un passo indietro».
«I dissidenti – continua il consigliere – ovvero Mitidieri, attuale Presidente del Consiglio Comunale e Ranù, ex Presidente del consiglio, hanno dichiarato che avrebbero fatto cadere questa amministrazione al momento dell’approvazione del bilancio, ovvero il 30 luglio, bilancio procrastinato al 31 maggio e al momento vi è una proroga al 31 luglio di quest’anno. Mascia continuerà quindi a fare il sindaco solo grazie ad alcune deroghe del governo nazionale».
« I dissidenti – continua Maiuri – non devono permettere che questa città debba continuare ad essere ingessata grazie alla supponenza di un Sindaco e di una giunta in carica. E’ tempo di presentare una mozione di sfiducia – continua il Consigliere – le sorti della comunità non possono essere ingessate, non si parla di bagni pubblici, di zona D7, di piazza Roma».
Bisognerà ora attendere dieci giorni, massimo trenta, per far si che il Presidente de Consiglio Mitidieri convochi in questo arco temporale il Sindaco, e convocato di conseguenza un nuovo Consiglio Comunale per procedere alla votazione che avverrà in maniera uninominale.

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