I LUCANI NEL MONDO SI CONFRONTANO TRA PROSPETTIVE FUTURE E FONDI PNRR
Nella cornice di Villa Nitti di Maratea l’Assemblea annuale della Crlm. Ad aprire i giochi il governatore Bardi, il presidente del consiglio regionale Cicala e il sindaco Stoppelli. Un focus su acqua, boschi, risorse energetiche, agricoltura e agroalimentare, bellezze naturali e architettoniche, industria del turismo e opportunità per i giovani e per il territorio
Nella splendida cornice di Villa Nitti ad Acquafredda di Maratea – avviata giovedì e in conclusione oggi – l’Assemblea annuale della Commissione dei lucani nel mondo. A discutere di acqua, boschi, risorse energetiche, agricoltura e agroalimentare, bellezze naturali e architettoniche, industria del turismo: stato dell’arte e prospettive future e di Pnrr e Fondi europei: opportunità per i giovani, per le imprese e per il territorio, dopo i saluti del presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Carmine Cicala, del sindaco di Maratea Daniele Stoppelli e del presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, numerosi relatori, consiglieri regionali, parlamentari lucani e componenti della Commissione regionale dei Lucani nel Mondo. A fare gli onori di casa il presidente del Consiglio della Regione della Basilicata Carmine Cicala che nel salutare tutti gli intervenuti ha ricordato come «la lucanità, la identità sono al centro della Assemblea annuale in svolgimento nella meravigliosa Villa Nitti di Maratea, di proprietà della Regione Basilicata, appartenuta ad un illuminato figlio della nostra terra, una persona che ha saputo lasciare un segno importante. Le peculiarità della nostra regione, della cui appartenenza siamo orgogliosi, sono tante, è ricca di risorse naturali, siamo la regione dei due mari, il nostro territorio è meraviglioso, il 20 per cento è area protetta. La Basilicata è una regione che ha tantissimo da offrire, con i suoi parchi, con la sua enogastronomia, le sue bellezze archeologiche, i suoi borghi. Il progetto del turismo delle radici è una grande opportunità anche per i lucani nel mondo e sono certo che non andrà sprecata». Il sindaco di Maratea Daniele Stoppelli nel dare il benvenuto ai lucani nel mondo, ha sottolineato quanto sia «importante la missione che svolgono con i valori che trasmettono ai loro figli e ai loro nipoti attraverso il ricordo di questo territorio. Maratea ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione. Ha piena consapevolezza dei ricordi di chi è rimasto e di chi è dovuto andare via. Ho avuto modo negli anni, frequentando le associazioni dei lucani nel mondo, di toccare con mano come le seconde e le terze generazioni abbiamo difficoltà nell’identificarsi con la nostra regione. A noi il compito di trasmettere i valori identitari della nostra regione e dare a voi uno strumento per dire che la nostra terra ha un patrimonio da non disperdere. La vostra presenza oggi qui a Maratea ci onora e ci onora il rapporto con ciascuno di quelli che rappresentate. Con il Pnrr contiamo di mettere a disposizione di tutti i lucani nel mondo la nostra anagrafe per poter facilmente accedere e rendere più facile il rapporto con il Comune per la ricostruzione delle proprie radici». «È un privilegio essere qui – ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi – e vedere tanti lucani che sono lontani dalla nostra terra ma vicini nello stesso tempo. Ben tornati nella vostra terra di origine. Le linee di separazione sono solo quelle fisiche. Trovate una regione che nel combattere il male del secolo, quello dello spopolamento, sta attuando una serie di misure per far rivivere le aree, soprattutto quelle interne e incoraggiare le giovani generazioni a restare. Compito delle Istituzioni è agevolare la formazione della famiglia e per questo siamo impegnati a rendere accogliente la nostra Basilicata e dare opportunità per non essere costretti ad andare via. La Regione Basilicata è a sostegno di tutti i suoi cittadini anche di quelli che vivono al di là delle linee di separazione» L’onorevole Aldo Mattia ha parlato della difesa del prodotto agroalimentare lucano e italiano: «La grande battaglia che in questo momento si sta facendo – ha detto – è quello di vietare la nascita di industrie che costruiscono il cibo sintetico. Non vogliamo che esso possa sopraffare quello naturale. In molti Stati stanno aprendo ristoranti con il cibo sintetico. Voi lucani nel mondo potete fare molto valorizzando i nostri prodotti locali e facendoli sempre più conoscere nei luoghi dove vivete». Il consigliere regionale Giovanni Vizziello e vice presidente del Crlm ha parlato di «sensazione di appartenenza molto forte da parte dei lucani nel mondo. La riunione di oggi è ricca di tematiche che attengono alla politica ordinaria della nostra regione caratterizzata da una risorsa importante come l’acqua. La politica degli ultimi trenta anni non sempre è stata attenta alla risorsa idrica. Problema più seria della rete idrica lucana è quello della dispersione dalla sorgente. Anche i boschi rappresentano una risorsa importante e dobbiamo valorizzare la manodopera in carico alla regione». Nel corso dell’incontro è intervenuto anche l’altro vice presidente della Crlm e consigliere regionale Gianni Leggieri, il quale ha discusso sul tema del ‘Turismo delle Radici’, sottolineando che «il 2024 sarà l’anno dedicato a questa pregevole iniziativa per la quale il Pnrr ha stanziato 20 milioni di euro. Un’opportunità – ha evidenziato – per tutti quei territori ancora poso esplorati dal turismo e per valorizzare e rigenerare i borghi d’Italia, attraverso la realizzazione di una serie di eventi identitari. L’investimento per l’attrattività dei borghi offrirà un ampio raggio di offerte turistiche per la vasta platea di italo-discendenti e di oriundi italiani nel mondo (stimati in circa 80 milioni)». «Le comunità italiane all’estero presenti in tutto il mondo, infatti, saranno coinvolte – ha spiegato Leggieri – nella valorizzazione dell’offerta turistica, al fine di contenere lo spopolamento dei piccoli borghi. L’emigrazione lucana è stata inarrestabile e i lucani sparsi nel mondo hanno cercato di mantenere sempre vivo il legame con la propria terra. Ci sono emigrati di ormai quarta o quinta generazione che non parlano italiano ma che hanno forte attrazione per la Basilicata, e il turismo delle radici rappresenta lo strumento giusto per far loro riscoprire i luoghi delle origini». «Avvicinarli alle proprie radici -ha concluso Leggieri- attraverso la ricostruzione della storia di famiglia, la visita ai luoghi in cui vissero gli antenati e l’approfondimento della cultura d’origine, significa far diventare i lucani che risiedono all’estero i ‘veri protagonisti’ della loro storia, mantenere così sempre vivo il legame con la loro terra per poi tramandarlo alle generazioni future. Coinvolgere le nostre comunità all’estero per creare un’offerta turistica appropriata, creando così degli itinerari standard a cui abbinare esperienze personalizzate significa permettere al viaggiatore delle radici di studiare e documentarsi sul proprio itinerario ancor prima di raggiungere la propria destinazione. Il turismo delle radici, quindi, consentirà di ripartire da esperienze autentiche da trasferire ai giovani oriundi italiani». Il direttore generale del Consiglio regionale, Domenico Tripaldi, ha ringraziato «gli amici che continuano l’esperienza in seno alla Commissione dei lucani nel mondo. Anche quest’anno la Giunta regionale nel bilancio ha previsto i fondi per la Commissione. È uno sforzo che la Regione fa nonostante le esigenze che vengono dal territorio».