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CUP, SUARB E IL “BUBBONE” PROROGHE OGGI IN CONSIGLIO IL “DOSSIER” DI FI

Discussione e voto per l’approvazione della proposta di legge di Forza Italia: dai numeri raccolti, la cronaca di un disastro

Cup Basilicata: nessuna nuova, buona nuova non sempre corrisponde al vero e la vicenda del call center sanitario della Regione lo dimostra. Come la spiegherebbe il consigliere regionale di Forza Italia, Vincenzo Acito, dopo 2 anni dall’inizio della presa in carico del progetto da parte della Stazione unica appaltante della Regione Basilicata (Suarb) e dall’avvio delle procedure di propria competenza, nel caso Cup le date sono quelle del 27 e 29 marzo 2019, ancora non si è verificato il cambio di gestione col subentro del nuovo operatore economico vincitrice del maxi appalto vinto al costo di 14milioni e 700mila euro dal raggruppamento temporaneo d’impresa Gpi-Publisys. Epppure l’aggiudicazione dell’ottobre scorso è stata già confermata a febbraio.

La Regione, però, non stipula il nuovo contratto e continua con le proroghe in favore di Datacontact e Lucana sistemi che l’affidamento scaduto nel 2015 dal 2010, essendoselo aggiudicato nel 2009. Tant’è che il primo appalto indetto 6 anni fa, poi nel 2018 definitivamente annullato, recava la dicitura «soluzioni e servizi avanzati a supporto dell’Agenda Digitale per il periodo 2016-2020».

Nel 2021, ancora nulla: le «soluzioni» sono tuttora le proroghe milionarie. Il consigliere regionale di Forza Italia, Acito, poichè caduto nel vuoto il suo appello, «stop a proroghe illegittime», ha messo nel mirino non soltanto l’appalto, con contestuale serie infinita di deroghe, del Cup. Con i colleghi di partito in Regione, il capogruppo Francesco Piro e Gerardo Bellettieri, ha lavorato al “dossier” Suarb. Uno l’obiettivo principale del “dossier” Suarb: definire l’intervallo temporale tra la data di presa in carico da parte della Suarb degli appalti regionali e l’aggiudicazione degli stessi.

Nei numeri, il riscontro alle numerose proroghe «con importi rilevanti». Il Cup, per esempio, è tecnicamente aggiudIcata, la Suarb ha esaurito i propri compiti, ma formalmente, dato il “giallo” in Regione con l’Ente che non procede a predisporre il subentro del nuovo gestore, lo stato è quello di «in aggiudicazione».

Per citare l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), le «proroghe tecniche» sono interpretate come «ammortizzatore pluriennale di inefficienze», dovute all’assenza di una corretta programmazione delle acquisizioni di beni e servizi e delle attività di gara, volte ad assicurare il regolare e tempestivo avvicendamento degli affidatari.

Applicando il «termometro» di Forza Italia all’appalto Cup, dopo quasi 730 giorni pieni, la gara è ancora in aggiudicazione. Per applicare nuovamente il «termometro» ad altra vicenda annosa, la procedura aperta per l’affidamento della fornitura in somministrazione, agli utenti aventi diritto, di ausili per le prestazioni di Assistenza integrativa e protesica, dall’indizione del maxi appalto da oltre 40milioni di euro, era il dicembre del 2017, dopo più di mille e 182 giorni, la gara è ancora «in aggiudicazione».

FI E IL “DOSSIER” SUARB: APPALTI, RITARDI E PROROGHE NUMERI SCONVOLGENTI

La fotografia del “dossier” Suarb è disastrosamente eclatante. Il totale degli appalti, nel doppio stato “in aggiudicazione” e “ in corso”, che hanno superato la soglia dei 429 giorni dalla data di presa in carico del progetto da parte di Stazione unica appaltante della Regione «è pari a 385milioni e 519mila euro», su un totale di gare nel doppio stato “in aggiudicazione” e “ in corso” «pari ad 469milioni e 168mila euro». Stando così le cose, l’82,17% delle gare in aggiudicazione o in corso hanno più di 429 giorni dalla presa in carico da parte della Suarb e sono tuttora nello stato «in aggiudicazio- ne»oppure «in corso». Il tempo dei 429 giorni è il limite minimo, ma gli appalti scandagliati da Forza Italia arrivano a ritardi anche di mille e 316 giorni: oltre 3 anni e mezzo.

Sul totale citato di 469milioni e 168mila euro, gli appalti per servizi e forniture ammontano complessivamente ad 431milioni e 848mila euro, di cui per il settore sanitario, 375milioni euro. Stando i ritardi, per Acito è naturale conseguenza che «gran parte dei servizi e delle forniture» con importo complessivo di 431milioni e 848mila, in attesa di subentro del nuovo aggiudicatario, siano riferiti a proroghe.

DAI NUMERI ALLA PDL SUARB: OGGI DIBATTITO E VOTAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE

Tra passato, le indizioni degli appalti, il presente, i consistenti ritardi e le numerose proroghe e il futuro, da annoverare, per esempio, il fiume di denaro che arriverà con il Recovery Fund, c’è in mezzo la proposta di legge di Forza Italia che proprio oggi approderà in Consiglio regionale per la relativa approvazione, o meno.

I “forzisti” con la pdl vorrebbero modificare in parte il relativo quadro normativo del 2013 di istituzione e regolamentazione della Stazione unica appaltante Suarb. In sintesi, la pdl degli azzurri punta ad eliminare l’obbligo, per gli importi pari o superiori a 1milione di euro, di avvalersi della Suarb, per gli Enti stru- mentali della Regione, le società interamente partecipate dalla Regione e quelle sulle quali la Regione esercita il controllo, nonché i Consorzi di bonifica e i Consorzi di sviluppo industriale operanti in Basilicata. Il “bubbone” dei ritardi e delle proroghe è ormai scoppiato: su quale sia la soluzione, Forza Italia con la pdl ha proposto la propria, ma oggi il dibattito in Consiglio regionale.

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