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DISCARICA DI SALANDRA, SU RICHIESTA DELLA REGIONE ISPEZIONE DELL’ARPAB

Al centro della discussione i ritardi nei lavori: via Verrastro ha avviato il procedimento di revoca dell’Autorizzazione Integrata Ambientale

Finisce nel mirino dell’Agenzia regionale per l’Ambiente di Basilicata la discarica di Salandra. L’Arpab ha, infatti, effettuato ieri dopo una richiesta urgente da parte della Regione Basilicata una ispezione integrata ambientale straordinaria. Al centro della discussione i ritardi nei lavori, i ripetuti sversamenti di percolato che hanno dato vita anche a una denuncia da parte dei Carabinieri e un caso di conferimento di inerti da parte di in cantiere nell’ultima settimana nell’impianto che non può accettare più rifiuti. La Procura di Matera avrebbe infatti aperto un fascicolo proprio sull’attività di controllo, aspirazione e smaltimento del percolato portando i militari forestali ad effettuare accertamenti. La questione sarebbe legata ad ipotesi di inquinamento. Che ci sia un problema con il liquido di risulta dei rifiuti (percolato) è noto da tempo. La mancanza di idonei sistemi di copertura fa sì che ad ogni pioggia ci siano affioramenti. Così ad ogni periodo di maltempo fioccano le segnalazioni e si attiva la macchina burocratica per comprendere se tutto è stato fatto secondo legge. Alcuni cittadini di Salandra hanno prodotto delle riprese fotografiche utilizzando un drone e risalenti al 19 Maggio 2022 e dimostrarono come a quella data la di- scarica continuava ad essere in uno stato di abbandono, che i lavori di bonifica non erano iniziati e che il percolato non emunto si sarebbe riversato in modo incontrollato nel sottostante torrente Gruso. Arpab fece una ispezione e rilevò alcune non conformità alle direttive impartite per la bonifica ed avviò le procedure sanzionatorie, l’Ufficio Compatibilità Ambientale del Diparti- mento Ambiente ed Energia della Regione Basilicata ha provveduto ad elevare la sanzione sollecita. Una questione che si trascinerebbe da tempo e che più volte avrebbe chiesto interventi seri. Gli stessi Carabinieri Forestali hanno prescritto la bonifica del sito. I problemi sono vari, è hanno portato la Regione Basilicata che è stata oggetto di infrazione europea (Procedura di infrazione 2011/2215 – Causa 498/17 – “Discariche preesistenti” con sentenza di condanna della CGUE ex Art. 258 TFUE del 21 marzo 2019 ed è stata messa in mora ex art.260 TFUE) proprio per questa discarica a decidere di avviare il procedimento di revoca dell’Autorizzazione Integrata Ambientale per i lavori di messa in sicurezza dell’impianto gestiti dal Comune. I lavori di messa in sicurezza a quanto pare non starebbero andando nel modo previsto oltre che nella tempistica richiesta. Motivo che ora potrebbe far scattare la nomina di un Commissario che in prima persona verifichi che il procedimento dei lavori termini nei modi e nei tempi sperati.

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