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SENTENZA OMICIDIO DI MARCO VANNINI, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: IL PROCESSO MEDIATICO VIOLA IL DIRITTO ALLA DIFESA

Il processo mediatico, in specie quando è sbilanciato è una delle cause di errore giudiziario

UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE 

Nel primo pomeriggio è arrivata la sentenza per l’omicidio di Marco Vannini: 14 anni ad Antonio Ciontoli per omicidio volontario con dolo eventuale, 9 anni e 4 mesi a Martina Ciontoli, Federico Ciontoli e Maria Pezzillo per concorso anomalo in omicidio volontario.

Criminologa URSULA FRANCO
Dottoressa Franco, un commento a caldo

Dopo la sentenza ho sentito l’avvocato di parte civile Celestino Gnazi dire: “(…) voi sapete che l’attenzione dei Media… non finirò mai di ringraziare soprattutto ALCUNE TRASMISSIONI che ci sono state molto vicine e che HANNO IMPEDITO che questa tragedia fosse derubricata ad incidente domestico (…)”

e mi sono chiesta come sia possibile che in un paese civile venga considerata normale una tale violazione del diritto alla difesa per non “completa parità delle armi tra i soggetti partecipanti”

Il processo mediatico, in specie quando è sbilanciato è una delle cause di errore giudiziario.

 

 

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