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Nadef 2020, che cos’è e cosa contiene la nota di aggiornamento al DEF

NaDef, Gualtieri: Pil -9% in 2020, rimbalzo a +6% in 2021. Portiamo deficit da 5,7% a 7%

I documenti di finanza pubblica contengono le politiche economiche e finanziarie decise dal Governo. Nel corso degli ultimi decenni i documenti programmatici hanno assunto sempre di più un ruolo chiave nella definizione ed esposizione delle linee guida di politica economica del Paese. In una economia caratterizzata da continui e rapidi cambiamenti, essi svolgono una delicata e importante funzione informativa a livello nazionale, comunitario e internazionale, in grado di rendere pienamente visibili le scelte di policy. L’elaborazione dei documenti programmatici implica un processo lungo e articolato che vede partecipi tutti i Dipartimenti del MEF.

Nadef 2020, che cos’è e cosa contiene la nota di aggiornamento al DEF

Nadef, che cos’è e cosa contiene la nota di aggiornamento al DEF? Si tratta del documento da presentare alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno per aggiornare gli obiettivi programmatici e, di solito, anticipa le linee direttive della Legge di Bilancio.
Il testo con le novità del 2020 è atteso entro questa settimana.

Oggi, 30 settembre, alle ore 19.30 il Consiglio dei Ministri si riunirà per discutere della Nadef 2020, acronimo di Nota di aggiornamento al DEF, Documento di Economia e Finanza. La scadenza per presentare alle Camere il documento che aggiorna gli obiettivi programmatici e, di solito, anticipa le linee direttive della Legge di Bilancio è fissata al 27 settembre di ogni anno.

Il testo, che quest’anno dovrà porre le basi anche per l’utilizzo del Recovery Fund, arriverà fuori tempo massimo probabilmente entro questa settimana e segnerà la rotta delle novità alle porte, dalla riforma fiscale alle previsioni sul PIL.

Nadef 2020, che cos’è e cosa contiene la nota di aggiornamento al DEF

Ma quali sono gli elementi che sicuramente deve contenere la Nadef 2020?

A stabilire i contenuti della nota di aggiornamento al DEF è l’articolo 10 bis della legge 196 del 2009. Ogni anno il testo è composto dai seguenti punti:

eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici rispetto al Documento di Economia e Finanza presentato ad aprile per stabilire una diversa articolazione di tali obiettivi, ovvero di recepire raccomandazioni approvate dal Consiglio dell’Unione europea, o delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica;
in valore assoluto, gli obiettivi di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale;
osservazioni ed eventuali modifiche e integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione europea sul Programma di stabilità e sul Programma nazionale di riforma;
indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo.

Nadef 2020, quando viene presentata la nota di aggiornamento al DEF


Come stabilito dall’articolo 7 della legge numero 196 del 31 dicembre 2009, entro il 27 settembre di ogni anno la nota di aggiornamento al DEF deve essere presentata alle Camere.

La scadenza rientra nella tabella di marcia del ciclo della programmazione finanziaria di bilancio.

Si attende, quindi, un passo avanti anche nella definizione della riforma fiscale, uno dei punti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Secondo quanto anticipato dal documento alle porte c’è una revisione “complessiva della tassazione diretta e indiretta, finalizzata a disegnare un fisco equo, semplice e trasparente per i cittadini, che riduca in particolare la pressione fiscale sui ceti medi e le famiglie con figli e acceleri la transizione del sistema economico verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale”

Secondo le linee guida del PNRR, l’eliminazione degli aumenti IVA approvata con il Decreto Rilancio e la riduzione del cuneo fiscale introdotta con la Legge di Bilancio 2020 sono le fondamenta, già costruite, della prossima riforma fiscale. Non resta che attendere il testo della Nadef 2020 per delineare in maniera più chiara il panorama delle novità all’orizzonte.

“Dal punto di vista del programma di lavoro, l’obiettivo del Governo è quello di presentare alla Commissione Europea le linee principali del PNRR, quindi non solo con le priorità ma anche i cluster progettuali e la allocazione e articolazione delle risorse all’interno di questi stessi cluster progettuali il 15 ottobre, unitamente al consueto Documento Programmatico di Bilancio (DPB).

Prima di quel momento, un’altra tappa importante, il Governo approverà la Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (NADEF) prevista dalla legislazione italiana. Già in quel documento si discuterà come il PNRR e i connessi investimenti si andranno ad inserire nella programmazione triennale di bilancio”

Ha annunciato il ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri durante l’audizione sull’individuazione delle priorità nell’utilizzo del Recovery Fund che si è tenuta il presso le Commissioni riunite Bilancio e Finanze il 15 settembre.

Di solito la Nadef anticipa le novità della Legge di Bilancio, ma quest’anno il documento del 2020 sarà di più ampio respiro e terrà conto della particolarità del momento.

Nello schema definito dall’articolo 10 bis della legge numero 396 del 2009 si farà anche un ulteriore passo avanti nella definizione delle principali linee del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Insieme alla Nadef devono essere presentati anche i documenti che seguono:

nota illustrativa sulle leggi pluriennali di spesa di carattere non permanente, con indicazione di quelle che rivestono carattere di contributi pluriennali;
rapporto programmatico con gli interventi volti a ridurre, eliminare o riformare le spese fiscali in tutto o in parte ingiustificate o superate alla luce delle mutate esigenze sociali o economiche ovvero che si sovrappongono a programmi di spesa che hanno le stesse finalità, che il Governo vuole attuare con la manovra di finanza pubblica;
eventuali disegni di legge collegati.
Dalla riforma fiscale al Recovery Fund: il testo della Nadef 2020 pone le basi per le novità in arrivo

Il testo del 2020 prima di arrivare alle Camere sarà discusso durante il Consiglio dei Ministri del 30 settembre.

Una composizione complessa quella di quest’anno, con l’esigenza di lavorare sul futuro immediato e su un raggio di azione più lungo, di tracciare le traiettorie del deficit e l’utilizzo del Recovery Fund.

“Il Governo dettaglierà il sentiero di rientro del deficit per gli anni 2021-2023 nella Nota di Aggiornamento del DEF di prossima pubblicazione. Lo scenario programmatico includerà una previsione di utilizzo dei prestiti previsti da NGEU (Next Generation UE), oltre che naturalmente ci sarà una valutazione e una articolazione nel tempo dell’impatto dei grants sul PIL”

Ha detto ancora Gualtieri
“Abbiamo deciso che l’anno prossimo faremo un’espansione fiscale significativa perché mentre il deficit tendenziale sarebbe del 5,7% lo portiamo al 7%, quindi significa che mettiamo un’espansione fiscale molto significativa e il Recovery plan”

La manovra garantirà secondo il governo un recupero del Pil fino a +6% nel 2021

“Abbiamo chiuso l’accordo sugli elementi della Nadef: la previsione è del -9% (del Pil per il 2020)”

Così il ministro dell’economia Roberto Gualtieri, ospite ieri sera di Di martedì su La7, ha annunciato i numeri del Nadef, a seguito della riunione di maggioranza sulla Nota di aggiornamento al Def ripresa ieri sera a Palazzo Chigi.

 

 

 

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