AttualitàBasilicata

300 GLI OPERATORI FORMATI CONTRO I CINGHIALI

Parco, il commissario Tisci<>

Si è svolta questa mattina, presso l’Hotel Park Grumentum,la giornata di formazione dei 300 selecontrollori-bioregolatori selezionati dal Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegresen per conoscere ed acquisire le modalità per agire all’interno del Parco Nazionale contrastano l’emergenza cinghiali. Dunque una prima risposta che il parco da all’emergenza cinghiali sollevata dal Presidente della Comunità del Parco Rubino e da molti cittadini e amministratori dell’area parco. Una priorità, questa, del primo mese di mandato del commissario straordinario Antonio Tisci, che ha adottato una serie di misure a tutela degli agricoltori e della aziende zootecniche ed agricole ma anche per garantire la sicurezza dei cittadini. <<Sin dal mio insediamento-ha dichiarato il commissario Tisci – il Presidente della Comunità del Parco Antonio Rubino ha sottoposto alla mia attenzione la situazione che si sta determinando a causa dell’eccessivo numero di cinghiali che sta causando danni alle aziende agricole e zootecniche e alla sicurezza dei cittadini. In questo primo mese di mandato come commissario straordinario del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese ho deciso di dare priorità alla soluzione di questa emergenza in modo da poter ridurre l’impatto dell’emergenza e, contemporaneamente, ristabilire il corretto equilibrio tra le specie selvatiche>>.<<Con i poteri commissariali-ha sottolineato Tisci – ho adottato il “Piano di gestione del Cinghiale nel Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese 2024—2029 che è attualmente in approvazione all’ISPRA e al Ministero per i relativi poteri. Nella giornata di ieri il Parco ha acquistato 15 trappole per la cattura dei cinghiali e, contemporaneamente, ha proceduto a completare la procedura per l’affidamento per la gestione dell’eccessivo numero della popolazione di cinghiali prevedendo il ritiro dei cinghiali catturati. Voglio ringraziare il Direttore del Parco Giuseppe Liuzzi ed il personale tutto del Parco Nazionale per essersi messi a disposizione ed aver lavorato con me gomito a gomito quotidianamente per realizzare gli atti necessari per affrontare nel modo più veloce possibile il problema>>. <<Sono consapevole-ha concluso – che queste misure non sono la panacea assoluta per un problema incancrenitosi negli anni e determinato dall’inserimento di una specie allogena nel territorio italiano e, quindi, nelle prossime settimane intendo verificare insieme alle autorità preposte di poter ampliare gli strumenti per riportare la popolazione di cinghiali in numeri compatibili con il corretto equilibrio tra le specie e con la vita e l’attività umana>>.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti