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«MEDITERRANEO, BASILICATA AL CENTRO»

Elezioni, Braia (Orgoglio Lucano): «Il nostro obiettivo è renderla una regione migliore»

In questa fervente campagna elettorale 2024 verso le regionali, incontriamo anche il consigliere regionale Luca Braia, candidato con “Orgolio Lucano”, lista a sostegno del Governatore Bardi.

Le ragioni della candidatura nella lista “Orgoglio Lucano”?

«Un riformismo concreto dialoga costruttivamente con le parti politiche. Mi sono candidato per proseguire il lavoro avviato nel passato, sia da Assessore regionale alle infrastrutture prima e poi all’agricoltura che, negli ultimi cinque anni, in Consiglio Regionale. Sono stato protagonista di tante battaglie e di numerose proposte di riforme. È doveroso perseguire e raggiungere l’obiettivo di rimettere la Basilicata al centro delle politiche nazionali, quale vero e proprio baricentro europeo nel cuore del Mediterraneo e del Sud Italia. Dobbiamo dare ulteriori opportunità a ogni cittadino e cittadina della Basilicata, specialmente alle nostre giovani generazioni, cercando di fermare la fuga dei talenti e lo spopolamento. Questo è l’Orgoglio Lucano che ci caratterizza da sempre. Chi parla di riformismo deve agire. Noi di Italia Viva abbiamo dimostrato con i fatti il nostro impegno per il cambiamento della nostra regione, lavorando a stretto contatto con la società civile, le associazioni e il terzo settore per trasformare le idee in azioni concrete, nuove leggi, occasioni di sviluppo in tutti i contesti. Ora, insieme alla candidata Nunzia Antezza, vogliamo ribadire che la Basilicata è al centro del nostro lavorare, instancabile. Il nostro pallino, l’obiettivo più grande»

Obiettivo infrastrutture, quali le priorità per uscire dall’isolamento?

«Dal Governo nazionale dobbiamo ottenere i finanziamenti necessari per realizzare le infrastrutture e far uscire la Basilicata dall’isolamento. Gli obiettivi prioritari sono chiari: raddoppio SS7 Ferrandina-Matera, raddoppio ex SS175 Matera-Metaponto, collegamento ferrovia Ferrandina-Matera, finalmente in realizzazione con 430 milioni di euro, con dorsale Adriatica tramite Gioia del Colle, per connettere le aree produttive Val Basento (interessate da Zes, Area Doganale e Piattaforma Logistica) e Iesce-La Martella. Rilanciare l’aeroporto di Pisticci con accordo tra Regione Basilicata, Regione Puglia e società Aeroporti di Puglia. E poi la manutenzione della viabilità provinciale e rurale ricostituendo la platea dei “cantonieri provinciali”»

Forestazione, Agricoltura, Ambiente, Aree Interne: quale strategia?

«Va istituita l’Agenzia Regionale Forestale garantendo a tutti 151 giornate lavorative annuali, avviando il turn over. Bisogna istituire il Fondo per le emergenze agricole destinando dal 3% al 5% delle compensazioni annuali. Potenziare il Siarb, implementare la mappa vocazionale regionale delle colture, realizzare un marchio unico dell’agroalimentare lucano. Trovare soluzioni ai danni da selvatica, applicare il Piano Paesistico Regionale, individuare le aree vocate per l’allocazione degli impianti di energia rinnovabile. La valorizzazione delle aree interne può ancora salvare la Basilicata dallo spopolamento e dal dissesto ambientale conseguente. Necessaria la costituzione di una multi utility che gestisca in maniera integrata ed efficiente acqua, rifiuti ed energia. Anche alle imprese devono andare i benefici regionali sui costi energetici. Obiettivo riconnettere le relazioni tra il mondo datoriale, delle associazioni di categoria, sindacale e la politica»

Per trattenere i giovani in Basilicata cosa si deve fare?

«Riqualificare il patrimonio di edilizia abitativa pubblica e garantire strutturalmente il sostegno all’accesso al credito per la prima casa, sostenendo anche il sistema cooperativo edilizio. Avviare un programma di rigenerazione urbana privata, incrementando indici abitativi per chi abbatte e ricostruisce. Rivedere gli accordi scuola – università – lavoro, favorire la possibilità per le aziende extra regionali di sostenere lo smart-working a condizione che i lucani e le lucane che lavorano fuori possano rientrare nei rispettivi paesi di origine»

Come riconnettere le comunità lucane?

«Costruendo una rete museale regionale e implementando strumenti di fruizione collettiva come il “Passaporto Basilicata” incentivando i turisti a usare il trasporto pubblico. Occorre maggiore sinergia tra le province di Matera e Potenza, così come tra città e aree rurali. Vanno riorganizzati i trasporti pubblici, con la nuova gara che riporti a unico ambito, introducendo la bigliettazione unica regionale»

Che spazio deve avere la persona nelle politiche pubbliche?

«Dobbiamo costruire una Basilicata solidale, partecipata, giovane, attiva e attrattiva, garantendo il diritto alla salute, mettendo sempre al centro il benessere delle persone. La riforma del sistema sanitario, le politiche del welfare, la sanità della provincia di Matera a cui vanno assicurati servizi adeguati, evitando l’emigrazione sanitaria verso la Puglia. Servizi di alta qualità in ogni territorio, promuovendo accordi di confine e con i migliori ospedali per specializzazioni e prestazioni al- l’altezza anche nella nostra Regione. Il benessere sociale deve assicurare sostegno e protezione a ogni persona, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili della popolazione, a partire dai disabili»

Cosa serve per rilanciare verso il futuro la Basilicata?

«La classe dirigente che guiderà da qui a cinque anni la Basilicata deve possedere competenza, conoscenza e merito, per affrontare le sfide con soluzioni concrete e lungimiranti, senza lasciarci condizionare da interessi personali o campanilismi. Con l’obiettivo di far rientrare quante più competenze possibili, tra coloro che – con il loro lavoro – ottengono riconoscimenti in altre regioni o all’estero. Questa la missione: rendere la Basilicata una regione migliore per tutti».

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