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IL CONFRONTO PRIMA DEL SILENZIO ELETTORALE

L’appello dell’indipendente Follia agli elettori: «Volt movimento di proposta, gli altri sono partiti di potere». Cdx, Bardi: «Presidente di tutti i lucani». Csx, Marrese: «Strategie e un nuovo modello di sviluppo»

A poche ore dal silenzio elettorale per le regionali lucane, scatta dalla mezzanotte di oggi, puntata politica di “Oltre il giardino”, il programma condotto da Paride Leporace ed in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre, con i tre candidati presidente: Vito Bardi per il centrodestra, Piero Marrese per il centrosinistra, ed Eustachio Follia per Volt. Per l’uscente Bardi che punta al bis a via Verrastro, i 5 anni di governo rappresentano la «notevole differenza» rispetto al 2019, sia per il «cambiamento» per il presidente di Regione già in atto che per il maggiore «entusiasmo che raccolgo girando per la Basilicata». Da Bardi, qualche pungente allusione al suo maggior avversario politico nella corsa alla Regione, Marrese, che è sindaco di Montalbano Jonico e presidente della Provincia di Matera. «Credo – ha dichiarato Bardi – di avere una conoscenza di tutto il territorio, e non di un Comune solo e qualcosa in più della provincia. La Basilicata è composta da 131 comuni e su tutti abbiamo investito. Assistiamo sempre a dibattiti in cui si parla della Basilicata come una regione allo sbando e senza un indirizzo politico chiaro. Questo modo di piangersi sempre addosso, non appartiene a quelle che sono le caratteristiche del popolo lucano. Anche i dati, come quelli Istat, per esempio dicono che l’occupazione è aumentata nel corso del 2022 e nel 2023. Oppure i numeri sull’inflazione al di sotto della media nazionale. Avere in Basilicata un costo della vita più basso, è anche uno stimolo da invito a venire per chi è fuori regione, e a rimanere per chi già vive nel nostro territorio». Come messaggio agli elettori, Bardi ha voluto rimarcare: «Parlo come presidente di tutti lucani ed il contrasto che ha contraddistinto in passato i rapporti tra Potenza e Matera, non ha motivo di esistere». Il rivale di Bardi, Marrese ha iniziato il proprio ragionamento politico partendo dall’importanza del dialogo: «Al centro del mio lavoro c’è sempre il dialogo con i cittadini e ciò mi ha anche permesso di migliorare la mia azione amministrativa in numerose occasioni». «Oggi – ha proseguito Marrese – c’è oggi una battaglia che riguarda la difesa del territorio e la difesa del futuro della regione. Questo mi ha spin- to ad accettare la sfida delle regionali. Non basta analizzare le criticità, perchè occorre mettere in campo delle strategie. Il centrosinistra ha voglia di costruire un nuovo processo di sviluppo per il territorio lucano. Dall’altro lato stiamo vedendo solo una serie di passarelle elettorali. Hanno dovuto far scendere in Basilicata tutto il Consiglio dei Ministri per poter difendere l’attuale presidente della Regione». «Per noi – ha concluso Marrese – la prima battaglia sarà sull’autonomia differenziata. Se all’attuale divario tra Nord e Sud si aggiunge una ulteriore riduzione di risorse finanziarie a favore delle regioni del Nord contro le regioni del Sud, diventa ancora più difficile riuscire a compensare l’attuale divario che già c’è. È la certificazione del danno che stanno facendo alla Basilicata. Penso che Bardi abbia venduto il futuro dei giovani di questa regione con l’appoggio all’autonomia differenziata». Per l’indipendente Follia, «non c’è differenza tra destra e sinistra». «Volt – ha spiegato Follia – ha cercato di dare risalto alle tematiche più urgenti per la nostra regione e su quelli avremmo voluto confrontarci con le altre forze politiche. Non è accaduto, non c’è stato confronto sui temi. Più importanti, per loro, le postazioni. Ormai sono anni che si ci si occupa soltanto di postazioni e di candidature. Per noi l’urgenza sono i temi». «Faccio un appello al voto utile – ha concluso Follia – perché non ci può essere nulla di più inutile che una politica che distrugge tutti i servizi, che costringe i propri ragazzi ad andare fuori regione e via discorrendo. Questo è ciò che è assolutamente inutile. Siamo un partito di proposta e abbiamo voluto tracciare questa differenza profonda rispetto agli altri partiti che sono soltanto partiti di potere»

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