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CHE MARZIANO QUESTO LETTIERI

TACCO&SPILLO

A dire la verità le avvisaglie c’erano tutte, a partire dalla fisiognomica soporifera e dalla sua tattica da salamoia manco fosse pancetta arrotolata, ma ogni volta che Giovanni Lettieri il segretario del PD o di quello che miseramente è rimasto apre la bocca s’avverte dalle sue parole un’aria trasecolata e spaziale che spedisce la Basilicata su Marte. Così a leggere la sua ultima perla comunicativa, peraltro non proprio un capolavoro di raffinatezza stilistica e profondità d’analisi politica, si rimane davvero di stucco per la mancanza di pudore e soprattutto di vergogna d’invitare il beato Angelico Chiorazzo e la truppa evangelica di Basilicata Casa Comune a far finta di niente e rimettersi d’amore e d’accordo per sloggiare Bardi e patrioti e sabotare il primo vero laboratorio di campo largo fatto nel centrodestra con IV e Azione. Ora la cosa sarebbe pure facile se non fosse successo il patatrac con l’indecente rassegna d’offese, inciampi, veti e perfino pugnalate alle spalle ordite dai vari Speranza e De Filippo con la svista colossale dell’oculista Lacerenza e la sghignazzata nazionale arrivata anche ai microfoni di Fiorello. Canta Mag:“Porto rime da Marte, puoi chiamarmi marziano…”

 

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