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CITAZIONE A GIUDIZIO PER IL SENATORE RENZI

Tribunale di Potenza, diffamazione Basentini

Il Pubblico ministero di Potenza Giuseppe Borriello ha disposto la citazione a giudizio per il senatore di Italia Viva Matteo Renzi per la presunta diffamazione a mezzo stampa nei confronti dell’ex capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap) Francesco Basentini, in riferimento all’inchiesta cosiddetta «Tempa Rossa» condotta dal magistrato nel 2016. L’udienza predibattimentale al Tribunale del capoluogo lucano, è stata fissata per il 26 marzo prossimo. All’origine della vicenda, quanto accaduto durante la puntata della trasmissione de La 7 «Non è l’Arena» del 22 maggio 2022, quando, come riportato nel decreto di citazione a giudizio, riferendosi a Basentini, il senatore Renzi, tra le affermazioni, disse: «L’obiettivo non era fare un processo (…), Basentini ha organizzato (…), ha indagato partendo da una presunta ipotesi di reato (…) è stato protagonista di un buco nell’acqua e come premio è andato al Dap». Nell’inchiesta «Tempa Rossa», dal nome del Centro Oli della Total in Basilicata, fu indagato Gianluca Gemelli, all’epoca compagno della ministra allo Sviluppo economico del governo Renzi, Federica Guidi, che in seguito agli sviluppi di quella inchiesta rassegnò le dimissioni. Nel decreto, è specificato che dopo l’Avviso di conclusione delle indagini preliminari, Renzi ha richiesto di «rendere interrogatorio», che, però, in due occasioni, il 6 ottobre ed il 13 ottobre 2023, non si è svolto per l’assenza dello stesso senatore. La prima volta per legittimo impedimento e la seconda «adducendo impedimento non documentato». Il 13 novembre scorso, «data indicata» dallo stesso Renzi «nella sua richiesta di rinvio dell’interrogatorio previsto per il 13 ottobre», il senatore Renzi non si è presentato «con contestuale rinuncia» all’interrogatorio «riportata nelle memorie difensive depositate dal suo avvocato di fiducia».

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