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ASSISTENZA ALL’AUTONOMIA, GENITORI ANCORA SUL PIEDE DI GUERRA: «ANDREMO IN TRIBUNALE»

I fondi stanziati dall’Amministrazione comunale non soddisfano l’intero monte ore, «Siamo stanchi di vedere negato un diritto ai nostri figli»

Il servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione dedicato agli alunni con disabilità nelle scuole di Potenza è un tema ancora molto caldo. Nonostante a colpi di variazioni di bilancio, l’Amministrazione comunale abbia stanziato ulteriori fondi per coprire il servizio, la somma resa disponibile non è sufficiente a garantire il monte ore necessario a soddisfare la richiesta inoltrata dagli Istituti scolastici. Si arriva oggi a metà anno scolastico, dopo tante battaglie di genitori e consiglieri di opposizione, a coprire il 50% o poco più del fabbisogno. Una situazione non più sostenibile dalle famiglie interessate che già dallo scorso mese di ottobre hanno minacciato di diffidare il Comune qualora non avesse provveduto. Alcuni genitori hanno anche proceduto a presentare la diffida, abbiamo più volte affrontato la questione da queste colonne, e ora si va avanti nella battaglia. A raccontare lo sconforto di una famiglia che vede negato al proprio figlio il diritto all’istruzione è un genitore dell’Istituto “Sinisgalli”: «Ho presentato tutta la documentazione necessaria al mio avvocato per procedere nei confronti del Comune di Potenza che non ha ancora garantito un servizio di assistenza all’autonomia e alla comunicazione completo. Andiamo in Tribunale ora basta. Ad oggi mio figlio ha a disposizione l’assistente soltanto per 17 ore settimanali quando avrebbe bisogno, così come scritto nel Pei, almeno del doppio. Una situazione davvero non più sostenibile. L’amministrazione comunale deve comprendere che non si può scherzare con il futuro dei nostri figli. Studiare è un diritto costituzionalmente garantito e il Comune deve mettere nelle condizioni di farlo anche a chi è in difficoltà. Deve trovare il modo di garantire il servizio». I genitori quest’anno non transigono, sono stanche di capire e sono stanchi di sentirsi dire che non ci sono i fondi. Tutti gli anni si presenta lo stesso problema: il monte ore richiesto non può essere soddisfatto nella sua totalità perchè non ci sono le risorse economiche necessarie. A niente è servito l’incontro che i genitori hanno avuto con un rappresentante del Comune e del Dipartimento Sanità dal Garante dell’Infanzia presso la Regione Basilicata, così come è servita a poco la battaglia della IV Commissione consiliare permanente e dei consiglieri di opposizione che in Consiglio comunale hanno affrontato a lungo la problematica cercando tra le pieghe del bilancio le somme utili allo scopo. Con gli ultimi atti di bilancio si stanziavano 360 mila euro e il Comune di Potenza aveva dato la possibilità agli istituti scolastici di presentare un progetto di potenziamento dell’assistenza specialistica all’autonomia e alla comunicazione, avente come destinatari gli alunni iscritti entro il 31 dicembre. A quanto pare l’unica ad aver risposto è stata la scuola “La Vista”. Un vero peccato per gli studenti delle altre scuole perchè anche se in maniera confusionaria, una possibilità di potenziare, anche se in minima parte, il servizio è stata data. È chiaro che gli sforzi fatti non sono sufficienti anche a causa dell’aumento della domanda da parte degli Istituti scolastici della città e che una soluzione bisognerà trovarla, lo chiedono le famiglie e lo chiedono gli alunni con disabilità che vorrebbero soltanto poter studiare usufruendo di tutti i mezzi e i servizi a loro disposizione. Una questione sicuramente complessa da risolvere per Guarente & co. ma quanto mai urgente.

Rosamaria Mollica

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