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REGIONALI LUCANE, PSI: «Basta coi “sanna sta’”»

Pd schiacciato su Chiorazzo (Auxilium), Valvano: «Saremo altrove»

Prossime elezioni regionali in Basilicata: il Partito democratico non rinuncia al muro contro muro, così permane nell’isolamento col candidato presidente Angelo Chiorazzo. Il fondatore di Auxilium ha spaccato la coalizione ed il futuribile campo largo del centrosinistra ancora non esiste. «Si pensa di andare avanti a suon di forzature: liberi di farlo, noi liberi di dire no – ha dichiarato il segretario regionale del Partito socialista italiano, Livio Valvano -. Nelle scelte politiche le imposizioni costituiscono la peggiore forma di prigionia. Il Pd lucano ha rinunciato a svolgere il ruolo di federatore, rifiutando addirittura di incontrare gli alleati. È una strada inedita, mossa da ragioni che non hanno nulla a che fare con l’interesse della comunità regionale. Non vogliono le primarie che abbiamo proposto per “unire l’area progressista” e per riparare la frattura del 2013. Le abbiamo proposte il 31 marzo con il documento congressuale, prevedendo, purtroppo, tutto ciò che poi è accaduto. Se la maggioranza delle forze politiche della coalizione non vuole le primarie allora si utilizzi altro metodo di scelta, come accaduto nelle altre regioni. Vediamo cosa ha proposto e fatto il Pd nelle altre regioni per arrivare a costruire una coalizione ampia e competitiva. Questa maledetta legge elettorale per il Parlamento, senza preferenze, la legge “dei nominati”, influenza e spinge a comportamenti perversi. Tenere in mano nella sconfitta alle regionali per essere gli interlocutori alle prossime politiche, è questa la tentazione irresistibile». Da Valvano, a domanda ancora inevesa da parte degli interlocutori dem: «Vogliono spaccare il fronte progressista per eleggere qualche consigliere regionale, ma per tutelare chi e cosa?». «Se si continua con questo spartito, tra qualche giorno, noi saremo altrove – ha concluso Valvano -. Saremo dove si può sperare di costruire qualcosa, sui temi che interessano i cittadini a partire dalle criticità del sistema sanitario. Costruire qualcosa, in raffronto al nulla che ci propongono i teorici del “sanna sta’”. Sarà la nostra scelta di ripiego. Meglio combattere tra le difficoltà e le sofferenze dell’inferno che “non esistere” nel nulla dove qualcuno vorrebbe confinarci».

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