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RON GALELLA, LE FOTO IN MOSTRA ITINERANTE

Il Consiglio regionale ha deciso di rimettere a valore un patrimonio avuto in dono nel 2009: “Italian Icons”

Sarà inaugurata a Matera, a Palazzo Vicenconte, il prossimo 20 gennaio – e resterà aperta fino al 18 febbraio – la mostra “Italians Icons – scatti rubati al tempo” – di Ron Galella, il fotografo divenuto celebre nel mondo, come il “paparazzo dei vip”. Suo padre Vincenzo, ebanista, era nativo di Muro Lucano; sua madre, statunitense, era figlia di immigrati provenienti da Benevento.

Sono 70 le fotografie che nel 2009 l’artista – premiato nel 2010 con il titolo di ‘Lucano Insigne’ – ha donato all’assemblea lucana e che ritraggono attori, registi, cantanti e politici; immagini grazie alle quali fu definito dal magazine americano Newsweek “paparazzo extraordinarie”.

La mostra è patrocinata dal Consiglio Regionale della Basilicata, il cui Presidente, Carmine Cicala spiega:  “Intendiamo continuare a rendere disponibile per i lucani questo patrimonio, riconoscendo il merito e la creatività di un uomo che ha saputo conservare nel suo cuore le origini lucane”.

Dopo l’esposizione di Matera, la mostra sarà a Potenza e l’intento degli organizzatori è di continuare a renderla itinerante non solo in Basilicata, ma anche in Italia e in Europa.

“E’ stato più che un paparazzo un fotografo di costume, che ha saputo andare oltre la mera rappresentazione, scovando la vita reale dei personaggi immortalati. Con alcuni di loro era riuscito ad intessere rapporti quasi di complicità, e con altri più conflittuali per il suo modo di tallonarli”, sono invece le parole del Direttore generale del Consiglio regionale della Basilicata, Domenico Tripaldi.

Galella si è spento nel 2022, nel New Jersey, e resterà celebre una delle sue frasi: “Non ho mai guardato nell’obiettivo. Ho sempre scattato fissando la mia preda. A raffica, come un pazzo per riuscire a catturare la normalità, una smorfia spontanea, un gesto che smonta la presunta perfezione della loro immagine prefabbricata”.

La storica e critica d’arte Fiorella Fiore, che ha curato il testo critico del catalogo, dopo aver ricordato come è nata la passione di Ron per quest’arte, diventando fotografo di guerra a 19 anni, si è soffermata sul concetto di ‘paparazzismo’, “a quei tempi finestra privilegiata attraverso la quale catturare soprattutto la normalità di divi considerati inaccessibili. Galella ha fatto parte, senza alcun dubbio, di una intera industria che ha considerato le celebrità come prede e che, solo con la morte della principessa Diana, nel 1997, ha posto un problema etico” ha sottolineato Fiore.

Le sue fotografie sono state nel tempo acquistate ed inserite su testate giornalistiche come TimeVogueVanity FairPeopleRolling StoneThe New York TimesLife ed esibite nei musei e nelle gallerie di tutto il mondo. Una sezione del Museo Archeologico Nazionale di Muro Lucano è dedicata ai suoi celeberrimi scatti, tra personaggi di fama nazionale e mondiale.

Nel 2009 il comune di Muro Lucano gli conferì la cittadinanza onoraria.

Tornò in Europa per partecipare al Festival del Cinema di Londra dove venne proiettato il film “Smash his camera” che racconta la storia della sua vita e ad ottobre dello stesso anno raggiunse Muro Lucano, per apporre un bassorilievo che lo raffigura insieme al padre sulla facciata della casa d’origine, in piazza Matteotti.

Nell’agosto 2019 il nipote venne a Muro a ripercorrere le orme della famiglia di Ron. Un legame che lo stesso artista non aveva mai intimamente spezzato.

 

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