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REGIONALI, CAIATA: “PRIMA I PROGRAMMI, POI I NOMI”

Nell’intervista il commento sulla situazione internazionale e alle prossime elezioni al Comune di Potenza

In una delle ultime puntate di “Oltre il giardino” – il programma condotto da Paride Leporace e in onda su Cronache Tv – è intervenuto il deputato di Fratelli d’Italia Salvatore Caiata.

DRESS CODE IN PARLAMENTO

Il giornalista Leporace ha introdotto l’ospite ricordando la sua recente “battaglia” per reintrodurre l’obbligo di cravatta per i parlamentari, una proposta che, come spiega Caiata, è in fase di valutazione: «È stato approvato un ordine del giorno e il Collegio dei questori sta lavorando sulla mia proposta, per cui potrebbe essere che nella prossima regolamentazione sia ricevuta la mia istanza».

UN DEPUTATO LUCANO NEL MONDO

Nel corso della puntata, si è poi parlato del ruolo internazionale dell’onorevole, «uno dei pochi rappresentanti lucani doc che difende la regione», lo ha definito Leporace, che anche per volontà del suo partito, ha assunto un incarico internazionale all’interno del Parlamento. Riveste, infatti, la carica di segretario della Commissione Esteri e ha «avuto il privilegio» di avere la nomina della presidenza della Commissione bicamerale dell’Iniziativa Centro Europea, la delegazione parlamentare «che si occupa – spiega Caiata – di seguire il percorso di integrazione europea dei Balcani occidentali, della Moldovia, e dell’Ucraina». candidati all’ingresso nell’Ue. Caiata spiega così l’importanza di «integrare quanto prima questi Paesi per rafforzare l’Unione Europea anche dal punto di vista della sicurezza, soprattutto dopo il conflitto russoucraino che ne ha evidenziato le debolezze». Di fatto, per l’onorevole «l’Unione Europea è la vera sconfitta di questa guerra, ma è la vera sconfitta anche del conflitto israelo-palestinese perché purtroppo abbiamo visto che, per quanto l’Unione sia nata all’indomani della Seconda Guerra Mondiale come progetto di pace, non sia attrezzata per gestire situazioni belliche praticamente alle porte di casa, non avendo un proprio esercito in grado di adoperarsi per una deterrenza». Per questo ora per Caiata è necessario ripensare al ruolo dell’Ue e ai criteri di integrazione, basandoli non solo «quasi esclusivamente su canoni burocratici o su caratteri economici», ma anche su parametri «di tipo geopolitico e soprattutto di sicurezza». «L’obiettivo – spiega – è alzare il confine dell’Europa e, quindi, integrare quanto prima nell’Ue con Paesi come la Moldavia, l’Ucraina e la Georgia per sottrarli all’influenza di Russia e Cina, evitando in tal senso altri conflitti». «La domanda che io pongo a tantissimi colleghi nei miei viaggi, soprattutto in questi Paesi, – enfatizza il deputato meloniano – è che se fossimo stati più celeri e più spediti nell’integrazione dell’Ucraina probabilmente oggi non avremmo avuto questo conflitto». Da questa riflessione, quindi, Caiata sollecita a «ripensare un po’ più concretamente al ruolo e alla funzione dell’Unione Europea».

LA «CREDIBILITÀ E SERIETÀ» DELLA PREMIER MELONI

Il parlamentare ha poi difeso l’operato del Governo Meloni in Politica Estera: «Ha ridato centralità e credibilità al nostro Paese, dopo molti anni». Il deputato elogia così l’azione della Premier «che viene ricevuta e ascoltata dai leader mondiali. Tutta la narrativa preelettorale di chi diceva che non saremmo stati ascoltati, addirittura ricevuti – enfatizza Caiata – oggi scontra con un presidente del Consiglio che invece viene tenuta in grandissima considerazione». Su questa linea Caiata ha continuato a difendere a spada tratta l’operato del Governo Meloni, invitando a non pretendere risultati immediati: «Come tutti i Governi, se si vogliono adottare soluzioni risolutive ci vuole tempo. Noi in Italia purtroppo abbiamo la tendenza a gestire le emergenze e a “mettere delle pezze” alle situazioni che si vengono a creare». Tra le scelte condivise, quella delle Zone Economiche Speciali (Zes) e Zes Unica per il Mezzogiorno: «La  Zes Unica Speciale vuol dire che per chiunque voglia insediarsi nel Meridione – spiega Caiata avrà delle condizioni particolarmente agevolate di insediamento industriale in termini di tasse, di  agevolazioni burocratiche e di velociziazione. Il che vuol dire rendere tutto il nostro Meridione estremamente attrattivo per futuri insediamenti industriali che produrranno occupazione, reddito e benessere stabile».

L’OCCASIONE PERSA DELL’EXPO 2030

Nonostante ciò, l’Italia ha perso la corsa per ospitare l’Expo 2030, superata dalla capitale dell’Arabia Saudita, Riad. Ma, sulla questione, Caiata minimizza: «Era un risultato ampiamente prevedibile perché ormai quella partita era già chiusa da anni e non è dipesa dalla credibilità del Governo attuale». Il parlamentare ha, però, ricordato l’importanza di supportare ora Roma per il Giubileo 2025: «Noi come azione di Governo – enfatizza Caiata – la supporteremo perché si presenti nelle migliori condizioni possibili».

LE REGIONALI LUCANE

Il conduttore ha poi chiesto all’onorevole Caiata un commento sulla futura governance della Basilicata e sulla possibile riconferma del presidente uscente Bardi. Il parlamentare ha ammesso le sue perplessità: «Trasformare una cosa molto seria come la futura governance di una regione limitandone il dibattito al nome del possibile candidato credo che sia un po’ riduttivo e sia un po’ come trasformarlo a una sorta di gossip elettorale. Io credo – enfatizza Caiata – che invece la discussione dovrebbe essere basata, e mi dispiaccio che di questo invece sento parlare poco, sui temi e sui programmi della campagna elettorale». Rimarcato ciò, Caiata comunque è consapevole che «il partito di Fratelli d’Italia oggi sia il pilastro forte della coalizione di centrodestra e per questo abbia diritto ad aumentare la propria presenza di governo anche nelle regioni. Io credo che il punto vero – rimarca sia quello di creare le condizioni affinché ci sia una coalizione di centrodestra inclusiva. Quindi, piuttosto che farne una questione di nome o di  Partito, io ne farei un tema Politico». «Il tema vero – enfatizza Caiata – non è mettersi insieme per non far vincere quell’altro e da questo punto di vista è lodevole anche chi dall’altro lato della barricata alza i toni dicendo che non possiamo stare insieme per forza se non condividiamo una strada di governo. La stesso cosa credo debba essere noi, dobbiamo stare insieme con le forze politiche che condividono il nostro pensiero di governo affinchè diventi, inevitabilmente, un valore aggiunto».

LA SANITÀ LUCANA

«Poi – prosegue Caiata – dal punto di vista elettorale è evidente che noi come Basilicata, abbiamo la necessità di fare molto di più sulla Sanità. Per cui credo che il primo segno vero ed importante sia arrivato anche con l’individuazione del direttore scientifico del Crob di Rionero – l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico che offre percorsi di prevenzione, diagnosi e cura accessibili per patologie oncologiche – dove per la prima volta siamo riusciti a vagliare un profilo di spessore mondiale, soprattutto un lucano, e di riportarlo a casa per dare un contributo alla sua terra».

LA CITTÀ DI POTENZA

Infine, Caiata conclude il suo intervento ad “Oltre il giardino” con un commento sullo stato dell’arte della città di Potenza e su una recente dichiarazione dell’assessore regionale Alessandro Galella – fatta negli studi di Cronache Tv – che ha espresso la sua disponibilità per una eventuale candidatura a sindaco del capoluogo. guidata, ad oggi, dal primo cittadino leghista Mario Guarente. «È evidente che si poteva e si doveva fare molto di più di quello che si è fatto per amministrare questa città», afferma Caiata, richiamando tutti «all’onestà intellettuale» e altrettanto in maniera onesta dice che «rispetto alle ambizioni legittime di tutti, credo che vada trovato un equilibrio nella coalizione di centrodestra – dato dall’incastro di molte caselle, dalla presidenza della Regione alla candidatura a sindaco al Comune di Potenza – pensando seriamente a quello che potremmo fare nei prossimi anni per far tornare a brillare la città di Potenza. Questo è più importante conclude il deputato di FdI Caiata- di pensare a chi dovrà essere invece a guidare poi questa coalizione».

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