AttualitàBasilicataBlog

BRIENZA, LA MAGGIORANZA SCARICA IL SINDACO MA NON MOLLA LA POLTRONA

Dalle regionali alle amministrative, le manovre politiche di Distefano: l’opposizione tace, ma Pagano no

Incredibile a Brienza: la maggioranza consiliare di centrosinistra scarica il sindaco Antonio Giancristiano, ma per non tornare a casa, non ha il coraggio di proporre la sfiducia in Consiglio comunale che qualora approvata, significherebbe fine dell’attuale consiliatura. Manovre politiche in vista non soltanto delle regionali 2024, ma anche delle locali amministrative che, a Brienza, si svolgeranno sempre l’anno prossimo. I consiglieri di maggioranza Donato Distefano, Grano Giuseppe, Lavecchia Michele, Ferrarese Rocco, Sabbatella Antonio e Sabbatella Cataldo, hanno comunicato al sindaco, al presidente del Consiglio ed a tutti i Consiglieri oltre al Segretario Comunale, le «irrevocabili dimissioni dal gruppo di maggioranza “Uniti per Brienza”». I citati, hanno costituito un «nuovo gruppo consiliare» denominato “Per Brienza”. In campagna elettorale erano “Uniti per Brienza”, adesso divisi, ma la consiliatura, paradossalmente, comunque proseguirà. «Tale decisione – hanno spiegato Distefano e gli altri – è frutto di una diversa visione politica, etica e comportamentale da parte di ricopre cariche elettive che deve improntare la propria azione amministrativa e la gestione della cosa pubblica all’imparzialità, alla trasparenza, al rispetto delle Istituzioni oltre che a tutela e difesa dell’intera Comunità che amministra». Nonostante la rottura, il gruppo consiliare garantirà «il prosieguo dell’azione amministrativa al fine di realizzare e portare a termini tutte le iniziative e i progetti che sono in cantiere». Il politichese di Donato Distefano, che è anche coordinatore di Cia-Agricoltori Basilicata, sembra apparire ancor più comprensibile proprio grazie ai due imminenti appuntamenti elettorali del prossimo anno. A Brienza, ma non solo a Brienza, rumors riportano di mire su via Verrastro. Quella di scaricare il sindaco Giancristiano potrebbe essere stata una mossa necessaria dettata dalla necessità di prendere le distanze da un mandato verosimlmente deludente, altrimenti difficilmente si spiegherebbe una rottura del genere. Manovra regionali, per poi fare il play maker alle prossime comunali. Al di là delle finalità, che hanno bisogno di tempo per essere più chiare, non può non apparire un contro senso il voler mantenere in piedi la consiliatura da maggioranza che non è più vera maggioranza, data la «diversa visione politica» dal primo cittadino che appare come un capro espiato da sacrificare per la sopravvivenza politica degli altri. Per ora in Assise tutto tace. Dall’esterno, però, a sottolineare con fermezza il paradosso della strategia di Distefano, il già consigliere comunale Francesco Pagano. «A Brienza – ha scritto sui propri profili social Pagano – di fatto è caduto il Consiglio comunale. Che però non va a casa. Cinque anni fa, per cancellare nella memoria della comunità lo scempio amministrativo portato avanti nella amministrazione precedente, di cui è stato protagonista attivo, questo stesso gruppo si è riciclato in un accordo elettorale discutibilissimo. Che pure ha avuto successo. E allora, dato che squadra che vince non si cambia, pronti col nuovo riciclo a 3 mesi dalle regionali. Tempismo perfetto per accorgersi del fallimento di questa legislatura e attribuirne l’assoluta ed esclusiva responsabilità al sindaco che hanno scelto loro e sostenuto fino a ieri. Come si dice: “Una lavata di faccia” per liberarsi da ogni vincolo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali». «Mi chiedo perché questi consiglieri non si dimettono? Il tanto da loro odiato sindaco cadrebbe e si andrebbe al voto – ha aggiunto e concluso Pagano -. Davvero credono che la cittadinanza burgentina non abbia capito questa sceneggiata? Il tempo è gentiluomo».

Di C. Merlo

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti