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APPALTI, IL BLACK FRIDAY DI GUARENTE

Coi soldi delle multe l’inverno scambiato per l’estate: lavori strade a dicembre per evitare «le temperature rigide». Gara palestra Coni, papocchio sui requisiti: il Comune si contraddice 3 volte

Strade che non sono tali: l’insofferenza politica della maggioranza di centrodestra ricollegabile in parte pure al tentativo di presentare al meglio la città in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, regionali e amministrative, emerge anche da certa faciloneria operativa agevolmente rintracciabile nelle vicende comunali. Lavori da affidare, quelli per il ripristino funzionale e la messa in sicurezza della rete viaria cittadina, contrade comprese, e la manifestazione di interesse per l’espletamento di una procedura negoziata: dalla sciatteria amministrativa, alla trascuratezza burocratica. L’appalto, suddiviso in 3 lotti, per ciascuno di essi la durata dei lavori è stata stimata in 3 mesi, i cittadini elettori chissà potranno recarsi alle urne per- correndo fino ai seggi nuovi manti stradali, è dell’importo complessivo, Iva esclusa, di 2 milioni e 493 mila euro. Lavori finanziati con «fondi comunali», tra cui quelli delle multe degli autovelox. Fantasiosa la tempistica e fantasioso anche il requisito speciale per la partecipazione. Fa freddo, allora il bitume caldo. Il fare ciò che si vuole appare coperto da uno sfilza di tecnicismi che, però, se osservati in contro luce, manifestano non poca carenza sostanziale in riferimento al fondamento motivazionale. Per una «tempestiva stesa» del conglomerato bituminoso alla «giusta temperatura» sulla sede stradale fresata, per partecipare, gli operatori economici interessati devono essere proprietari di un impianto di produzione del conglomerato bituminoso sito ad una distanza non superiore a 70 chilometri dalla città di Potenza. E non sono molti, anzi, si contano su una sola mano. In alternativa, chi non rientra nei 70 chilometri, per partecipare all’appalto milionario deve dimostrare di avere la disponibilità di un impianto ricadente nel rag- gio chilometrico citato. In base a temperatura sconosciuta, calcoli ancora più ignoti. Il 70 chilometri, prescritto come ha fatto il Comune, sembra un numero casuale invece che causale. Sembra, magari il cautelativo Dirigente della pratica saprà fornire reali specifiche, sia stata applicata una sorta di formula del tipo temperatura ideale per la tempestiva stesa diviso i limiti di velocità, uguale distanza chilometrica. A cambiare tra 60, 100 o 120 chilometri, volendo seguire il solco della necessità tecnica, potrebbero essere più che i gradi del conglomerato bituminoso, i partecipanti o gli impianti interessati. La scienza non stupisce con effetti di fantascienza, nel caso dei manti stradali di Potenza, sembra il contrario. Il Comune, inoltre, preoccupato dalla stesa «tempestiva», non solerte su altri tempi. L’appalto è d’urgenza. Ad osservare meglio, appare oltre l’urgenza. I lavori devono iniziare, esplicitamente motivato, «prima che le temperature diventino più rigide» e prima dell’«inizio della stagione invernale». Per quanto la «stesa tempestiva» perchè il camioncino partirebbe da una distanza di massimo 70 chilometri, temperature basse vanificherebbero gli interventi. Per questo in determinati periodi, i tappa buche con asfalto a freddo. Non essendo in primavera o in estate, l’urgenza si sconfessa da sé. Si è già oltre. Lo si è a maggior ragione considerando i tempi procedurali. C’è fretta, tardiva fretta. Il termine ultimo per l’invio della manifestazione di interesse è oggi. Acquisite le manifestazioni di interesse, subito la valutazione delle stesse e poi l’invio delle lettere di invito. Sarà assegnato un termine per presentare l’offerta di 7 giorni decorrenti dalla data di invio della lettera di invito. Nel capoluogo di regione situato alla quota più elevata in Italia, il secondo per altitudine tra i capo- luoghi di provincia, trovarsi ad affermare a dicembre e a seguire, da ricordare i 90 giorni, ««prima che le temperature di- ventino più rigide» non può non apparire come un controsenso in termini. Almeno in termine, perché di altro c’è poco da aggiungere. A tutto concedere, tra temperature di «tempestiva stesa», tempi di percorrenza aleatori e «temperature rigide», l’Avviso pubblico è stracolmo di senso comune e non di dati certi, tanto che appare solido quanto un proverbio: rosso di sera, bel tempo si spera. I cittadini automobilisti pagano le multe, poi sugli ultimi avvistamenti in città degli autovelox mobili si potrebbe aprire un capitolo a parte, ed il Comune con quei soldi rifà l’asfalto in inverno col cortocircuito finale della dubbia valenza degli stessi, dato il periodo stagionale, che potrebbe avere nuovamente conseguenze negative proprio sui cittadini automobilisti che buca dopo buca, si ritroverebbero, come già accade, le auto a pezzi.

Ferdinando Moliterni

3807454583

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