AttualitàBasilicata

BRAIA SU VALORIZZAZIONE ZOOTECNIA LUCANA

«Serve una strategia di sostegno e protezione per evitare il crollo del comparto», ha detto il capogruppo di IV

Necessaria anche per la zootecnia lucana una strategia complessiva di sostegno, protezione e valorizzazione. Il comparto in Basilicata rischia, purtroppo, il crollo. Se la Basilicata dell’agroalimentare rimarrà marginale nelle strategie nazionali, a partire dalla zootecnia da latte, per il nostro comparto sarà la fine e, con esso, quella di un territorio che anche grazie al pascolo viene mantenuto. L’assessore Galella chieda al suo collega di partito e ministro dell’ Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, di trovare intese con l’intera filiera per riconoscere un prezzo maggiore al latte che arriva dagli allevatori del Mezzogiorno, che hanno più costi del Nord, per mangimi e per le infrastrutture mancanti, logistica compresa”. Lo dichiara il consigliere regionale Luca Braia, capogruppo di Italia Viva-Renew Europe.

Oltre il 60% del latte – specifica Braia – viene venduto fuori Regione e solo il 40% venduto e lavorato nei caseifici locali. Peggiore la situazione degli ovicaprini: 200mila capi e una crisi profonda che da anni sembra non fermarsi, con conseguente abbandono delle campagne. La Basilicata rurale non può permetterselo. L’assessore Galella convochi presto un Tavolo Regionale di settore e si ripieghi a studiare e proporre una strategia di sostegno e rilancio efficace per la zootecnia. Si tratta di una questione della massima urgenza sostenere gli allevatori lucani sui prezzi latte alla produzione, incentivando la trasformazione casearia, a partire dalla valorizzazione dei nostri prodotti IGP e DOP, dal caciocavallo ai Pecorini di Filiano e Moliterno e anche dalla ricerca, da una campagna di sensibilizzazione al consumo, e dalla creazione di un marchio lucano di settore”.

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti