BasilicataCronaca

BASILISCHI, NESSUNA CONDANNA PER GLI IMPUTATI

Dopo vent’anni, il Tribunale di Potenza non ha riconosciuto l’accusa di associazione mafiosa

Sono stati tutti assolti i circa 40 imputati del processo scaturito dall’inchiesta Double face sulla presunta scissione tra clan pignolesi e potentini. Le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico di droga, riferite a fatti verificatisi tra il 2000 e 2006, sono sono venute meno, cedendo il passo all’associazione semplice finalizzata al traffico di droga. Il collegio, presieduto dal giudice Rosario Baglioni, ha assolto tutti gli imputati e dichiarato la prescrizione per i reati minori. Dinanzi al Tribunale di Potenza, nel processo di primo grado, sono stati assolti tra gli altri, Saverio Riviezzi, Antonio Cossidente, Carmine Campanella, Nicola Sarli.

Le pene massime previste sono state abbattute drasticamente da 20 a 7 anni e, di conseguenza, sono stati ridotti i termini di prescrizione per fatti vecchi almeno di 17 anni. E analoga sorte hanno subito altri reati per i quali era stata contestata l’aggravante di aver favorito l’ora dichiarato inesistente clan malavitoso. Assoluzione nel merito, invece, per un presunto episodio di estorsione ai danni di un imprenditore di Abriola che era stata contestata al così detto clan dei pignolesi.

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