LA BASILICATA FATTA DI RITARDO

L’abbiamo detto prima e a maggior ragione lo facciamo oggi quando gli indomiti patrioti sono ancora pieni d’euforia e sbronza elettorale per aver fatto cappotto contro la formidabile armata di dem, pentastellati e beati angelici, partiti, pensate un po’, con l’ambizione di rispedire Bardi a Napoli ed al contrario miseramente finiti a mangiarsi tra di loro come cannibali pur d’acchiappare un tristissimo posto d’opposizione. Ora si da il caso che la Basilicata per non essere considerata più la Cenerentola sfigata del Mezzogiorno abbia bisogno d’avere cura dei suoi asset strategici e di scommettere il suo futuro almeno in riformismo e cambiamento e perciò fa davvero male vedere saltar fuori l’ennesima figuraccia nazionale che la vede coinvolta, questa volta, proprio sul ritardo dei pagamenti erogati dalla Regione alle imprese fornitrici di beni e servizi, soprattutto PMI. Così grazie ad una rilevazione statistica effettuata dal Sole 24 Ore sulla tempestività della PA si scopre, guarda caso, che 5 regioni su 21 sono dominate da tempi biblici e ritardi e tra queste campeggi come al solito la Basilicata. Cantano gli Enigma:“Sono sempre in ritardo, oh no no! Sono sempre in ritardo…”.