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PERICOLO CINGHIALI, IL SINDACO GUARENTE PROROGA L’ORDINANZA PER ALTRI 10 GIORNI

Continua la battaglia del primo cittadino contro gli ungulati che si aggirano nel centro urbano di Potenza: in via Atene resta ancora attiva l’apposita gabbia per catturare i temuti animali

Ci aveva provato il sindaco del capoluogo lucano Mario Guarente, lo scorso 4 ottobre, ad emanare un’ordinanza per contrastare il fenomeno della presenza di cinghiali nelle aree urbane di Potenza e che prevedeva la «cattura ed eventuale abbattimento» degli ungulati che fossero entrati nei centri abitati, per poi prorogarne in queste ore il provvedimento per altri 10 giorni affinché si possa concretamente contrastare il fenomeno degli animali che continuano ad aggirasi in modo spavaldo allo stato brado e in branchi nelle aree residenziali ed in particolare nel quartiere potentino denominato “Zona G” – l’area incastonata tra i rioni di Malvaccaro e Poggio Tre Galli – specie negli spazi verdi di via Londra, via Copenaghen e nei pressi del Campo Scuola del quartiere di Macchia Romana. Di fatto, continuano a pervenire all’Amministrazione comunale numerose segnalazioni da parte dei cittadini di «avvistamenti di ungulati anche di grossa taglia che si avvicinano agli edifici di civili abitazioni – si legge nella nuova ordinanza – percorrendo anche la viabilità urbana, compromettendo la sicurezza della circolazione stradale in quanto gli animali selvatici invadono le carreggiate stradali cittadine indisturbati e ormai quasi indifferenti alla presenza umana». L’Amministrazione comunale ne segnala, altresì, «un potenziale rischio di attacchi all’uomo, determinandosi un effettivo pericolo per l’incolumità pubblica» oltre che «l’eccessiva moltiplicazione dei cinghiali, possono determinare allarme per l’igiene pubblica, a causa dei rifiuti che vengono dispersi nelle aree pubbliche e sanitario dal momento che tale specie è soggetta a numerose malattie virali, batteriche e parassitarie che possono contagiare altre specie animali e l’uomo stesso». E così, alla luce di tali considerazioni, continua la battaglia dell’Ammistrazione Guarente con azioni – al momento dall’esito fallimentare – per la tutela dell’incolumità dei potentini attreverso il perdurare dell’installazione di 2 apposite gabbie metalliche per ulteriori 10 giorni per consentire di arginare il problema dei tanto temuti cinghiali selvatici. Il loro meccanismo è semplice: stazionate una in via Londra e l’altra in via Atene, ossia lungo i percorsi che il gruppo di ungulati abitualmente pare stiano seguendo, hanno un’esca fatta di mais. Per poterlo mangiare l’animale sarebbe quindi costretto ad entrare così da far scattare lo sgancio di una leva che dovrebbe far chiudere automaticamente l’ingresso. Ciascuna gabbia è collaudata per contenere fino a 10-12 esemplari. Ad onor di cronaca, fino ad oggi, soltanto la gabbia allestita in via Atene è in funzione. Quella stazionata a via Londra, infatti, ha sortito altre criticità e polemiche da parte dei residenti sollevando dubbi su ulteriori rischi che potrebbero insorgere per chi si avvicina alla gabbia, specie i bambini che incuriositi potrebbero aggirarvisi intorno sebbene le installazioni meccaniche sono ben delimitate e segnalate da appositi cartelli. Da qui, l’ipotesi di spostarla altrove; più a valle in una zona ricca d’acqua dove i cinghiali stazionano più frequentemente.

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