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POTENZA INSICURA PURE IN PIENO GIORNO

Non solo degrado, eccessi alcolici e violenze tra migranti: in centro storico gioielleria rapinata da coppia a piedi. Il paradosso della Lega: al Governo per la sicurezza ma Guarente rende meno sicura la città

Come si può immaginare un giovedì mattina in una strada centrale di una città di provincia? Gli anziani al bar, le persone a passeggio, qualcuno indaffarato in qualche servizio, qualche ragazzo che ha fatto filone che passeggia cercando di non incrociare un genitore o un conoscente. Potenza è sempre stata così. Una città fin troppo tranquilla. Una di quelle città che sembra uscire dalle canzoni di Pezzali o di Ligabue tra il bar Mario e i soliti amici.

UNA CITTÀ FUORI CONTROLLO

Doveva essere più o meno così Potenza ieri mattina, sonnolenta e appena sveglia come sempre lo è nel suo centro storico quando all’improvviso in una gioielleria sono arri- vati due rapinatori e hanno svaligiato tutto. Rapina a mano armata a Via Pretoria. Neanche negli incubi peggiori avremmo mai immaginato una cosa simile. Eppure è accaduto. Sono mesi che lanciamo il nostro grido di dolore per la mancanza di sicurezza in città. Grido di dolore che, però, non viene ascoltato da nessuna delle Istituzioni. Il centro storico è diventato il luogo del bivacco senza regole. I residenti denunciano da tempo l’abuso di alcolici anche da parte di minorenni e locali totalmente fuori controllo. Durante la festa di San Gerardo si toccò il punto più alto del disordine ma anche gli altri fine settimana non sono migliori. Nei giorni scorsi l’ennesima rissa tra immigrati a Via Mazzini è terminata con l’arrivo delle volanti della Polizia e dei Carabinieri e l’assalto all’ambulanza. Ieri la rapina a mano armata in pieno giorno e in pieno centro. Il centro storico è in balia di se stesso.

LA TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE

La abbiamo citata più volte e la ripetiamo. Non è una nostra invenzione, è stata usata dai Repubblicani americani per giustificare la linea “tolleranza zero”, si può applicare anche a Potenza per comprendere ciò che sta accadendo. La teoria dimostra che più un posto è abbandonato, più aumenta lo stato di abbandono. È la stessa cosa che sta succedendo a Potenza. In una città abbandonata non ci sono più regole di nessun tipo e la cosa degenera come non era mai accaduto. Servirebbe una linea da “tolleranza zero” ma non si vede.

LA LEGA ALL’ACQUA DI ROSE

Ci voleva il primo ed unico sindaco leghista del Sud, il primo Sindaco di centrodestra di Potenza per creare questa situazione. Da un partito che della sicurezza ha fatto la propria bandiera ci saremmo aspettati ben altro. Ci saremmo aspettati tolleranza zero. Invece l’unica tolleranza zero è nei confronti degli automobilisti vessati dall’autovelox all’ingresso della città. Per risse di immigrati, alcool ai minori, bivacchi c’è più tolleranza che mai. Il risultato è quello della finestra rotta. In un centro storico senza regole può capitare anche che una rapina a mano armata accada in pieno giorno. Ci voleva la Lega al Governo di Potenza per trasformarla così. Potremmo definirlo un vero fallimento che dovrebbe mettere tutti gli attori in campo in condizione di mettere in serio dubbio anche la sola ipotesi del Guarente bis. Sempre che la destra voglia provare a vincere facendo la destra.

Di Massimo Dellapenna

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