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CONSIGLIO COMUNALE DESERTO

Noi con L’Italia sbotta: «necessaria una riflessione politica sulla tenuta della maggioranza». Potenza, elezione Presidenza: l’ennesimo clamoroso flop di Guarente

Si è tenuto a Potenza l’ennesimo Consiglio comunale lampo. Tre minuti. Il tempo di fare l’appello e comprendere che c’è un serio problema all’interno della maggioranza che il sindaco Mario Guarente non può più ignorare. Solo 14 consiglieri presenti su 19 di maggioranza con l’intero gruppo di Forza Italia, Mary William di Fratelli d’Italia e Manuela Ferrara della Lega assenti. Eppure ieri i provvedimenti da discutere e approvare erano numerosi e tutti importantissimi: non dimentichiamo la miriade di debiti fuori bilancio oppure il provvedimento sulla rimodulazione delle fasce Isee per usufruire degli sconti sulla mensa scolastica. All’assenza della maggioranza si è aggiunta quella dei consiglieri di opposizione che volendo dare un segnale forte a Guarente&co. decidono di rimanere fuori dall’Aula.

ELEZIONE DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO

Pare proprio che all’origine di tutti i malumori tra i partiti che sostengono l’Amministrazione Guarente ci sia la tanto agognata poltrona su cui siede attualmente Rocco Bernabei: quella del presidente del consiglio. Dopo 11 mesi di votazioni andate a vuoto però ci vorrebbe un atto di responsabilità da parte di tutti i componenti del Consiglio comunale e trovare la quadra su un nome che possa mettere d’accordo tutti. Il tempo delle mele è finito e a 18 mesi dalla scadenza della consiliatura, le beghe di partito dovrebbero lasciare il posto alla risoluzione delle problematiche che affliggono la città.

E SE IL PRESIDENTE VENISSE SCELTO TRA I CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE?

Finora il sindaco Mario Guarente ha cercato il candidato ideale tra le fila della maggioranza. Nessuno però dei papabili pare essere riuscito a convergere su di sè le preferenze dei 22 consiglieri necessari affinché la votazione sia valida. Forse se Guarente rivolgesse il suo sguardo ai banchi dell’opposizione potrebbe risolvere il problema prima di quanto si possa pensare. Analizzando bene i 13 consiglieri di opposizione (11 più 2 non ben schierati Beneventi e Stella Brienza), il primo cittadino potrebbe trovare quello che fa al caso suo: un nome che sicuramente è appoggiato dai membri dell’opposizione ma che ha contatti anche con quelli della maggioranza. In questo modo l’Assise avrebbe un presidente del Consiglio legittimamente eletto e avrebbe anche un nome che realmente incarna quel principio di terzietà che una figura istituzionale come questa dovrebbe avere. Non è un’idea così peregrina se pensiamo che le precedenti amministrazioni hanno adottato proprio questo sistema per garantire una sorta di collaborazione tra le parti. Questa potrebbe essere davvero l’unica via d’uscita dall’impasse per Guarente, il tempo ci dirà se vorrà valutare questa possibilità.

LA DURA REAZIONE DELL’OPPOSIZIONE

Lo spettacolo di una sala consiliare semi deserta che riporta inevitabilmente alla memoria i tempi in cui diversi gruppi politici disertavano le Sedute per puro gioco di potere, ha scatenato la dura reazione dei consiglieri di opposizione che attraverso una nota hanno affermato: «Ieri si è consumata l’ennesima farsa per il Consiglio Comunale di Potenza. L’amministrazione Guarente si è dimostrata ancora una volta incapace di garantire il Governo della città. Siamo stanchi di assistere alla immobilità dei processi amministrativi che la maggioranza ha la responsabilità di portare avanti. Assistiamo invece alle assenze continue da parte dei principali partiti del centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. È sconcertante che la maggioranza in questi anni abbia continuamente e costantemente congelato l’attività amministrativa a causa delle sue continue frizioni interne e le lotte di postazione. «Ad oggi continuiamo a denunciare l’assenza della Politica con la P maiuscola, del confronto, del- l’ascolto e della capacità di amministrare. Assenza che pesa notevolmente sulla vita dei cittadini, causando disagi e disservizi. Questa maggioranza a distanza di mesi non riesce nemmeno a dialogare per esprimere la figura di garanzia del Presidente del Consiglio Comunale» hanno dichiarato Bianca Andretta, Roberto Falotico, Michele Beneventi, Giuseppe Biscaglia, Angela Blasi, Marco Falconeri, Francesco Flore, Angela Fuggetta, Francesco Giuzio, Rocco Pergola, Pierluigi Smaldone, Enzo Stella Brienza, Vincenzo Telesca, Valerio Tramutoli. «L’Ufficio di Presidenza infatti attende da oltre un anno di essere rinnovato, come attendono di essere discusse da più di due anni le mozioni. Le assenze di oggi certificano in maniera chiara l’inesistenza della maggioranza, per cui consigliamo al Sindaco di ridare la parola agli elettori» hanno concluso i consiglieri di opposizione.

«ATTENTA RIFLESSIONE POLITICA» DA PARTE DI “NOI CON L’ITALIA” E “FRATELLI D’ITALIA”

Duro commento anche di alcuni gruppi politici della maggioranza che ieri mattina erano presenti in Aula con enorme senso di responsabilità verso i propri cittadini. Se anche quello che resta della compagine che sostiene Guarente inizia a disfarsi, allora il sindaco dovrebbe realmente preoccuparsi del futuro della sua consiliatura. «Quanto accaduto oggi in Consiglio comunale impone una riflessione seria e responsabile». Ad affermarlo sono gli esponenti del Gruppo consiliare di “Noi con l’Italia”. «Non è la prima volta che l’assenza di alcuni consiglieri di una maggioranza già risicata, impedisce il corretto svolgimento dei lavori del consiglio. La nostra leale e convinta appartenenza a questa maggioranza, ci impone di sollevare il problema perché non si tengano più bloccati gli oltre 70 punti all’ordine del giorno, limitando in questo modo la possibilità di dare risposte concrete ai cittadini. Una situazione che impone quindi una immediata verifica da parte del sindaco sulla stabilità e sulla tenuta della maggioranza in Consiglio e una valutazione seria e responsabile su come si intende proseguire l’azione di questa Amministrazione». «Non possiamo disattendere le scelte di un elettorato che ci ha dato fiducia e consegnato la guida della città capoluogo – si legge in conclusione della nota – Abbiamo l’obbligo morale ed istituzionale di andare avanti in maniera chiara e determinata, affrontando le questioni senza nascondere la polvere sotto il tappeto, con l’unico obbiettivo di dare risposte concrete ai cittadini, per il bene di Potenza». Un’attenta riflessione politica, la meditano anche i componenti del gruppo Fratelli d’Italia. Il capogruppo Carmen Galgano a tal proposito ha affermato: «L’andamento del Consiglio Comunale di Potenza, che ancora una volta non riesce a riunirsi per mancanza del numero legale, richiede un’attenta e puntuale riflessione politica sulla tenuta della maggioranza del governo cittadino nonché sugli atti che da tempo pendono all’ordine del giorno e non trovano soluzioni». «La risicata maggioranza che oggi può contare su soli 18 consiglieri, la consigliera della lega Ferrara ormai da tempo non prende parte all’assise, se non compattata rischia chiaramente di non poter avere i numeri per dar corso all’azione amministrativa» ha dichiarato Carmen Galgano. «Il Sindaco ha l’onere di interrogare la maggioranza sulla disponibilità a continuare compatti per portare al termine la consiliatura in modo da completare il programma elettorale e lo deve fare convocando i partiti di maggioranza anche per trovare una soluzione alla nomina del Presidente del consiglio che da oltre 10 mesi vede ad interim il facente funzioni Rocco Bernabei» ha continuato Galgano. «La Politica deve tornare a fare capolino in ogni contesto e questo vale anche per il comune capoluogo dove Fratelli d’Italia ha interesse ad essere protagonista per disegnare il futuro della città» ha concluso Galgano.

REAZIONE DURA ANCHE DA “POTENZA IN AZIONE”

Anche il segretario cittadino di “Potenza in Azione”, Antonio Tolve ha commentato il triste spettacolo andato in scena ieri mattina presso la Sala del Consiglio comunale di via Nazario Sauro. «Potenza ha bisogno, ora più che mai, di un governo cittadino responsabile che dia priorità alle tante urgenze che la nostra comunità soffre». Il segretario cittadino, Antonio Tolve, aggiunge poi: «dalla viabilità al commercio, dalle contrade sempre più isolate al centro storico che meriterebbe più attenzione, così come per quanto riguarda le politiche sociali e il rischio idrogeologico che una città come la nostra corre, sono molteplici i dossier che questa amministrazione deve affrontare prioritariamente». «Il sindaco – continua Tolve – faccia chiarezza sui numeri reali della sua maggioranza, ma dia subito risposte alle tante domande dei cittadini che non possono permettersi le lungaggini politiche e l’immobilismo di una giunta bloccata dalle lotte intestine della coalizione chiamata a governare la città». «Diversamente – conclude Tolve – si dia la possibilità ai cittadini di scegliere un nuovo sindaco e una nuova maggioranza di governo. Insieme ad altre forze popolari, liberali e riformiste, noi stiamo già lavorando per dare ai potentini un’alternativa politica seria ed una classe dirigente responsabile e competente».

Rosamaria Mollica

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