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CARO FITTI, IL CDX IN DIFFICOLTÀ TACE

Telesca riesce a mettere ancora una volta all’angolo l’Amministrazione comunale

La sinistra italiana, e con essa anche quella potentina e lucana, vivono un particolare momento di confusione. La loro comunicazione è sostanzialmente improntata sulle preoccupazioni del nulla. Come in una permanente seduta nei salotti bene continua ad occuparsi di questioni che non interessano a nessuno e a costruire la sua comunicazione distante dalla realtà. La segreteria Elly Schlein del Partito Democratico, in questo, sta raggiungendo l’apice della non presenza nel reale. Incentrato il core business della sua attività nella battaglia ecologica e dei diritti civili, continua a parlare soltanto di questo, come se questo fosse anche il principale interesse degli italiani.

L’ECCEZIONE VINCENZO TELESCA

Da anni noi cerchiamo una sinistra che sia in grado di tenere i piedi per terra e non in cielo, che sia capace di immaginare un futuro per la gente comune e non soltanto per i salotti e i loro frequentatori. Imitando Diogene cerchiamo con una lampada una frase, una dichiarazione che ci riporti a quella sinistra che noi abbiamo conosciuto nel tempo in cui si occupava delle cose reali. Forse, finalmente, almeno a Potenza questa ricerca potrebbe trovare un approdo reale. Il Comunicato stampa di Vincenzo Telesca sulla questione del caro affitti a Potenza e sulle misure che, secondo il consigliere di Minoranza, il Comune avrebbe dovuto adottare e non ha adottato, riporta un passaggio che ci dà – finalmente – il gusto di una opposizione di sinistra non legata alle fumose ideologie ma alla realtà concreta. «Nella certezza che il contributo ancora non è stato elargito e tanti nuclei familiari attendono speranzosi, continuando a stringere la cinta creando sempre più buchi, emergono altre certezze che confliggono con quanto dichiarato dall’assessore». Non ci interessa in questo nostro articolo entrare nel merito di quanto detto da Telesca sulle inefficienze dell’Amministrazione comunale di Potenza né di esaminare nel dettaglio le posizioni di ciascuno degli attori sulle responsabilità. Della questione abbiamo già parlato ieri in cronaca. Quello che a noi preme evidenziare è la scelta di Telesca di parlare di questioni concrete che realmente interessano i cittadini. Una cosa che dovrebbe essere normale in politica che, per sua natura, dovrebbe occuparsi di problemi comuni e normali ma che, invece, non è per nulla scontata nelle politiche della sinistra dei salotti di questi tempi. Finalmente da sinistra si parla di caro affitti e ci si rende conto che esistono cittadini costretti a stringere la cinghia per sopravvivere.

NON È UNA NOVITÀ

Incuriositi, abbiamo continuato a cercare con la lampada di Diogene altre posizioni simili del Consigliere Telesca. Il nostro scopo era quella di capire se fos- se una posizione singola o una costante attenzione al reale da parte dell’esponente della sinistra potentina. Non può che farci piacere scoprire che non è una novità degli ultimi giorni. È stato, infatti, Vincenzo Telesca l’unico consigliere ad intervenire più volte per denunciare il degrado urbano di zone della città, il loro stato di abbandono con una attenzione particolare anche per le zone periferiche che, a causa della lettura da ZTL del centrosinistra, sono state il vero terreno della vittoria di Mario Guarente alle elezioni comunali ultime. Basta, infatti, cercare su un motore di ricerca le parole Telesca associate a Bucaletto, Poggio Tre Galli, Macchia Romana etc…per scoprire che il consigliere ha cercato più volte e ripetutamente di portare all’attenzione della Politica e del Palazzo le questioni delle zone periferiche, della mancanza di servizi etc… Chi volesse impiegare una parte del suo tempo nella ricerca della sua attività, potrebbe notare che Vincenzo Telesca, non si è limitato a denunciare ciò che non andava ma si è anche impegnato per cercare di evidenziare le cose buone fatte in città, come quando non ha avuto dubbi nel lodare l’intervento effettuato nella riqualificazione di Torre Guevara.

UN ESEMPIO DA SEGUIRE

Complessivamente possiamo dire che non soltanto la sinistra lucana ma anche quella nazionale potrebbe prendere esempio da Vincenzo Telesca e dal suo pragmatismo. Sempre che si convinca che per provare a vincere le elezioni sia necessario parlare alla Nazione reale senza temere di parlare della realtà.

Di Massimo Dellapenna

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