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LUCANI, AVANZA SOLO L’ETÀ

In 365 giorni in Basilicata quasi 4 mila persone in meno: solo 1 comune su 7 non ha subito perdite

La popolazione legale in Basilicata, definita sulla base del Censimento, al 31 dicembre 2021 ammonta a 541.168 residenti, in calo dello 0,7% rispetto al 2020 (-3.962 individui) e del 6,4% rispetto al 2011: «Il decremento rispetto al 2020 si deve alla dinamica naturale e ad un saldo migratorio totale entrambi negativi, non compensati da una correzione censuaria positiva». Questi ed altri dati sono stati diffusi dall’Istat nell’ambito del “Censimento permanente della popolazione in Basilicata, anno 2021”. Per cui rispetto al 2020 i dati censuari evidenziano un decremento di 3.962 persone residenti nella regione. A livello provinciale, Potenza perde 2.874 residenti e registra anche il maggiore decremento relativo (-0,8%), seguita da Matera (-1.088 resi- denti) Tra il 2020 e il 2021 il tasso di natalità è diminuito (da 6,4 a 6,1 per mille). Il tasso di mortalità è aumentato passando dal 12,2 per mille del 2020 al 12,6 per mille del 2021, con un picco del 13,1 per mille nella provincia di Potenza. Le donne sono il 50,8% della popolazione residente, superando gli uomini di 8mila unità, prevalentemente a causa della maggiore longevità femminile. L’età media si è innalzata rispetto al 2020 (da 46,5 a 46,8 anni). Matera è la provincia- più giovane (46,2anni), mentre Potenza quella più anziana (oltre 47 anni). Gli analfabeti e alfabeti senza titolo di studio rappresentano il 5,7% dei residenti, il 27,8% dei residenti ha conseguito la licenza media, il 36,4% ha il diploma di scuola secondaria o di qualifica professionale, il 14,4% possiede un titolo accademico. Diminuiscono rispetto al 2011 le persone in cerca di occupazione (-39,9%), in particolare per la componente maschile (circa 8mila unità in meno, pari a -40,3%), e gli occupati (533 persone in meno), ma solo fra gli uomini (- 1,9%). Tra il 2020 e il 2021 solo un comune su sette non ha subito perdite di popolazione e tra questi non è presente alcun capoluogo di provincia. Invece, sono 112 i comuni dove la popolazione diminuisce: in valore assoluto, le perdite più consistenti si registrano a Potenza (-570), Lauria (-149) e Lavello (- 111); in termini relativi, nei comuni di Missanello (-9.4%) e Cersosimo (- 5,3%).

LA CONDIZIONE PROFESSIONALE

Al 31 dicembre 2021, le forze di lavoro in Basilicata sono circa 222mila, 17mila in meno rispetto al 2011 (-7,0%). Il decremento delle persone attive sul mercato del lavoro è dovuto alla diminuzione delle persone in cerca di occupazione (- 39,9%), in particolare per la componente maschile (circa 8mila unità in meno, pari a -40,3%), e gli occupati rispetto al 2011 (533 persone in meno), solo fra gli uomini (- 1,9%). La quota più importante delle non forze di lavoro, è costituita da 107mila percettori di pensioni da lavoro o di redditi da capitale (-14,6% rispetto al 2011), mentre risultano 61mila persone dedite alla cura della casa(+3,7%) e 43mila studenti e studentesse (-9,8%). Gli indicatori relativi al mercato del lavoro per la Basilicata presentano valori sostanzialmente diversi rispetto a quelli nazionali. Nel 2021 il tasso di occupazione è del 41,1%, quasi 5 punti percentuali sotto il valore medio italiano, come risulta più bassa la percentuale di occupate donne (31,5% contro 37,9% dell’Italia) e degli occupati stranieri (39,4% contro 53,5% dell’Italia). Sono più delle medie nazionali i tassi di disoccupazione per genere e specifici per la componente straniera. I tassi di disoccupazione suddivisi per genere sono più alti delle medie nazionali, sia per la popolazione totale, sia per la sola componente straniera. «In Basilicata – riporta l’Istat – permane una situazione piuttosto sfavorevole all’occupazione femminile e uno squilibrio di genere con valori superiori rispetto alla media nazionale». Nel 2021, il gap di genere del tasso di attività è di circa 20punti percentuali, la distanza tra il tasso di occupazione delle donne (31,5%) e quello degli uomini (51,2%) di quasi20 punti, il tasso di disoccupazione delle donne(13,9%) è di quasi cinque punti più alto di quello degli uomini (9,1%). Il divario di genere si riduce leggermente se si considerano i tassi della sola componente straniera: 19 punti nel tasso di attività (uomini 60,2%, donne 41,0%), 17 punti nel tasso di occupazione(uomini 47,7%, donne 30,8%) e 4 punti nel tasso di disoccupazione (uomini 20,8%, donne 25,0%). Fra le province i valori più alti del tasso di occupa- zione si osservano a Potenza (41,4%), quelli più bassi a Matera (40,7%) mentre gli squilibri di genere più ampi (20 punti) si riscontrano a Potenza, i più bassi (19 punti) a Matera. L’incidenza maggiore del tasso di disoccupazione nel 2021 si osserva nella provincia di Matera (12,8%) mentre, all’opposto, Potenza presenta i valori più bassi (10,0%). Il divario di genere è più marcato (circa 5 punti) nel territorio potentino, minore (circa 4 punti) nel materano.

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