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MORTE OVERDOSE VACCARO : 2 ARRESTI

Potenza, in manette Oyaire e Papappicco: la Procura ha chiuso il cerchio sulla dose letale di droga

Personale della Squadra Mobile di Potenza, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo, ha eseguito un’ordinanza con la quale il Gip del locale Tribunale ha applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di Francesco Papappicco e Thompson Oyaire: il primo ritenuto gravemente indiziato del reato di aver causato morte come conseguenza di altro delitto ed entrambi, in concorso tra loro, per il reato di spaccio di sostanze stupefacenti. L’ordinanza cautelare è il risultato di una complessa attività d’indagine, coor- dinata dalla Procura di Potenza e svolta dalla Sezione Antidroga della Squadra Mobile, che ha preso avvio dal decesso di Vito Vaccaro, avvenuto a Potenza lo scorso 18 luglio 2022 per «arresto cardio circolatorio da assunzione di stupefacenti tramite venoþuntura». Vito Vaccaro era stato condannato a 21 anni per l’omicidio della sua ex insegnante di lettere, Carolina D’Araio, uccisa, nel 1999, insieme ad un amico, Angelo Loval- lo, morto suicida nel 2008. Dopo aver scontato la pena, era tornato in libertà, ma era stato nuovamente arrestato per droga nel 2020. Le prime attività di investigazione hanno fatto emergere i contatti intrattenuti dalla vittima, subito prima del decesso, con Papappicco. Ferma restando la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna, le investigazioni, e, in particolare, la visione delle telecamere cittadine e l’analisi dei tabulati telefonici consentivano di collocare Papappicco nella città di Potenza, in prossimità dell’abitazione della vittima poco prima del suo decesso. Grazie all’esame dei dati contenuti nello smartphone appartenuto alla vittime, poi, gli investigatori hanno accertato che tra i due, a seguito di un accordo preventivo, vi era stato un incontro teso alla verosimile cessione di eroina da parte di Papappicco. Gli approfondimenti investigativi hanno evidenziato, inoltre, sempre a livello di gravità indiziaria, che Papappicco, per rifornirsi dell’eroina da cedere alla vittima, si era rivolto ad un soggetto poi identificato in Oyaire di nazionalità nigeriana. In particolare si giungeva all’identificazione di quest’ultimo soggetto in occasione del suo arresto avvenuto nel centro storico della città di Potenza. In tale occasione una perquisizione personale consentiva: di rinvenire sulla persona del cittadino nigeriano venti involucri contenenti eroina, pronti per essere immessi sulla piazza di spaccio cittadina; di appurare che Oyaire era l’utilizzatore dell’utenza telefonica contattata da Papappicco, dopo che quest’ultimo aveva ricevuta la richiesta di stupefacente da Vaccaro. Quanto alle cause della morte di Vaccaro, come ricordato dal Procuratore distrettuale Francesco Curcio, «la consulenza tecnica disposta dalla Procura di Potenza sulla salma del giovane, in particolare l’analisi dei cam- pioni biologici, ha evidenziato la presenza dell’oppiaceo morfina ad azione narcotica principale metabolita dell’eroina, di codeina presente nell’eroina “da strada”, dati compatibili con intossicazione acuta da oppiacei “overdose da oppiacei”». Analogo riscontro si è rilevato anche dagli accertamenti tecnici effettuati sul contenuto della sirin- ga rinvenuta vicina al corpo senza vita di Vito Vaccaro ed esperiti dalla Polizia Scientifica. Tale attività ha permesso di evidenziare che la siringa, al suo interno, conteneva del liquido di colore scuro nel quale si è riscontrata la presenza di codeina e morfina; inoltre, nel campione analizzato, è stata riscontrata la presenza della caffeina, sostanza non stupefacente, utilizzata come sostanza da taglio adulterante nei campioni di eroina.

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