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SANITOPOLI, MOTIVAZIONI RIBALTANO ACCUSE

Marcello Pittella, a quanto si legge nelle 266 pagine del Tribunale di Matera, assolto “per non aver commesso il fatto”, non per insufficienza di prove

di Massimo Dellapenna

 

È una sentenza che riabilita, a questo punto lo si può dire senza tema di smentita, completamente l’ex presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Ingiustamente detronizzato da accuse che si sono sciolte come neve al sole.

ASSOLTO CON FORMULA PIENA
A differenza di quanto erroneamente riportato al momento del dispositivo che ha assolto Marcello Pittella, quando si era parlato di insufficienza di prove, le 266 pagine di motivazioni che Cronache ha potuto leggere in esclusiva, sovvertono completamente l’accusa: assolto per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste. Certo, una assoluzione è sempre una assoluzione però con le motivazioni oggi depositate dal Collegio del Tribunale di Matera, presieduto dal dott. Catalani, estensore il dott. Staffieri, quanto ebbe modo di titolare qualche settimana fa, all’indomani della notizia, Cronache Lucane, pare quanto mai veritiero.

IL GOLPE DEMOCRATICO
La destituzione, a seguito dell’arresto del presidente Pittella, fu un vero e proprio golpe che non consentì a questi di terminare in sella la legislatura e di conseguenza non potersi candidare per quella successiva. Inizialmente Marcello Pittella era stato assistito, nella fase immediatamente successive all’arresto, tra gli altri, dall’avvocato Buccico, salvo poi decidere di proseguire fino all’odierno giudizio difeso esclusivamente dal professor Donatello Cimadomo, docente di procedura penale all’Università di Salerno.

CHI RISARCIRÀ PITTELLA?
Chi risarcirà ora Pittella? Chi dirà a Bardi, trovatosi a questo punto per un ingiusto caso della vita dove sta, che deve all’ex governatore molte scuse per le illazioni in questi anni mossegli? Una prima risposta arriverà certamente dalla politica, dalla sua area politica. Non è un caso che, proprio attraverso le colonne di questo giornale, un primo segnale sia arrivato oggi dal luogotenente del ministro Speranza, Molinari. Ma questo sembra tracciare solo l’inizio di un nuovo percorso.

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