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REGIONALI: BARDI SÌ, NO, FORSE

Guerra interna in FdI, il nuovo Centro e l’incognita Pd: Coviello, Polese e Cifarelli

Se l’estate si avvia ai sui ultimi colpi di coda entra invece nel vivo la politica regionale in vista delle prossime elezioni. Caldo torrido dunque sugli schieramenti politici con il totonome che bolle nell’aria. Si lavora sulla candidatura alla Presidenza della Regione con le elezioni del 2024. Nella prima puntata di “Oltre il giardino” andata in onda sul canale 68, il giornalista Paride Leporace ha dato il via a quel dibattito politico tra le varie forze che oggi siedono in Assise. Ospiti della trasmissione in onda su Cronache Tv il capogruppo di Fratelli d’Italia Tomasso Coviello, il vicepresidente del Consiglio e renziano Ma- rio Polese e il dem Roberto Cifarelli. Un dibattito a più voci partendo dagli ultimi lavori del Consilgio regionale con l’unico punto all’ordine del giorno sulla sanità privata fino alle aspettative di coalizione ed elettive che si avvicinano.

IL NODO DELLA SANITÀ PRIVATA

Impossibile non accennare ai lavori dell’ultimo Consiglio regionale su cui le attese erano inverosimili. Ci si aspettava una soluzione ad un problema annoso che si trascina da tempo a cui però è arrivato un rinvio al 26 settembre prossimo. Problema «oggettivo» che Mario Polese spiega aver portato alla luce insieme ad altri consiglieri perchè si trascina ormai «non solo nella sanità privata, ma oggettivamente in tutto il sistema sanitario che dobbiamo dirlo in questa stagione sicuramente non ha brillato. Magari anche nel passato non sarà stato esemplare ma credo che in questa stagione si sia oggettivamente reso ancora più increscioso. E noi vogliamo vederci chiaro». Lapidario Cifarelli nel commentare che la maggioranza «fa spallucce dinanzi alle richieste di un settore ormai fortemente in affanno». Ribadendo come il «governo regionale sia fortemente contradditorio sul suo stesso operato come dimostrato dall’opposizione che giunge dalle stesse forze di maggioranza». Una frase quest’ultima chiaramente indirizzata a Fratelli d’Italia che negli scorsi giorni è entra- to in polemica con lo stesso Bardi proprio su questo tema. Il capo- gruppo meloniano ha concordato sulla necessità di lavorare uniti ad un problema reale ma allo stesso tempo non ha negato che si sarebbero dovute svolgere diversamente alcune uscite «poco coordinate». Il riferimento è in ultimo al segretario provinciale Giuzio che anche nel suo ultimo comunicato ha “bastonato” i membri del suo stesso partito all’interno del Consiglio elogiando Bardi. E sulle dichiarazioni del senatore Rosa ha precisato che «dice delle cose ma non è il portinaio».

COVIELLO IL MEDIATORE DEL PARTITO

Entrato perfettamente nel ruolo di capogruppo regionale Coviello prova a tracciare una linea alle uscite poco coordinate di questi giorni. Gli ultimi eventi vedono Fratelli d’Italia polemizzare contro il generale, causa del rallentamento del cambiamento. Critica forte che arriva dall’interno della stessa giunta con l’assessore regionale Alessandro Galella, che alla Summerschool di Fratelli d’Italia ha indicato Bardi quale causa prima del freno del governo regionale. Parole che poi Galella ha ritenuto malinterpretate, ma ormai il dado era tratto. Coviello ha provato così a buttare acqua sul fuoco precisando che le scelte «vengono fatte da Donzelli, sulla base dei risultati raggiunti e naturalmente insieme agli alleati, salvaguardando l’unità del centro- destra». Spingendosi poi sulla linea da adottare per un Bardi bis Coviello ha ribadito che «La decisione relativamente alla Presidenza della Regione spetterà naturalmente a un tavolo nazionale, perché sottende ad altri equilibri. È chiaro che in qualità di capogruppo di Fratelli d’Italia, del partito di maggioranza relativa, Fratelli d’Italia rivendica un ruolo da primo attore all’interno del governo regionale. Dopodiché dico che questa scelta non mi compete, non compete neanche alla segreta regionale ed è spostata sul nazionale. Quindi se in questo scacchiere dovesse esserci la riconferma del Presidente Bardi noi siamo contenti. Se dovesse esserci una casella che i fratelli d’Italia deve riempire siamo ancora più contenti».

I NUMEROSI DIALOGHI DEL PD

Con una lunga esperienza politica alle spalle ed anche da buon protagonista, Roberto Cifarelli in modo pragmatico evidenzia che prima di parlare di nomi è necessario aprire ad un programma e stabilire quali siano le forze politiche che intendono partecipare a questo nuovo percorso. «In questo momento siamo concentrati sul profilo della coalizione, il progetto, la visione per la Basilicata e il futuro, e tutti insieme, indipendente- mente da quale sarà la forza politica. Ogni forza politica potrebbe fare qualche proposta al tavolo del centro-sinistra, ci sono personalità in ogni singola forza del Movimento 5 Stelle come in Italia Viva o in Azione, come ovviamente nel Partito Democratico perché abbiamo fior di dirigenti che potrebbero tranquillamente essere candidati presidente» ha detto Cifarelli. Le scelte sono ancora lontane, ma i Dem sembrano essere tutti d’accordo almeno su un punto, nessun nome preconfezionato da nessun partito della coalizione. Coalizione poco chiara ma che Cifarelli dice essere aperta a tutti: «Noi dialoghiamo con tutte le forze che si richiamano l’esperienza progressi- sta, riformista, socialista e quindi non solo con Azione ma anche con Italia Viva».

ITALIA VIVA IN UN CENTRO UNITARIO

«Un progetto politico che ha prodotto risultati». Mario Polese rafforza ancora una volta il concetto dietro alla nascita del nuovo centro che lo vede interfacciarsi con il collega di partito Luca Braia ma anche con i consiglieri Dina Sileo e Vincenzo Baldassare (eletti nel centrodestra) e l’ex grillino Gino Giorgetti. Un progetto politico che parte da un assunto «guardiamo a un soggetto unico e lo dico qui, noi ragioniamo in maniera unitaria. Se qualcuno a destra come a sinistra pensa di scegliere va bene quel consigliere mentre un altro no sbaglia. Abbiamo deciso di mantenere questo approccio unitario fino alla fine e di costruire un progetto che sia determinante nelle azioni e anche crediamo nei condizionamenti delle scelte apicali». Annunciando che «Il progetto è un progetto importante che si sta qualificando e la presenza ormai in ogni comune della Basilicata è un dato oggettivo. Siamo tra l’altra la vigilia anche noi di una stagione congressuale che ci vedrà ulteriormente formalizzare quelli che sono organismi che abbiamo in qualche modo già avviato».

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