C’ERA UN VOLTA SCACCO MATTO AL CORONAVIRUS

Va detto, non senza fare un rimbrotto al governatore Bardi ed al suo centrodestra, che è inutile predicare la trasparenza del mondo quando poi a casa propria si nascondono le carte che per legge ed etica dovrebbero invece essere pubblicate. Ora è da un paio d’anni che cerchiamo di vedere in chiaro quanto è stato raccolto e soprattutto come è stato speso l’esito dell’iniziativa Scacco Matto al Coronavirus dell’ufficio stampa della Regione, guidato all’epoca dal giornalista Massimo Calenda ed all’occasione riparato nella sua Napoli, magari col presentimento che per cronaca boccaccesca sarebbe finito nel mirino della Procura di Potenza e di cui si è pure occupato Pinuccio, goliardico inviato di Striscia la notizia, ma ora che Roberto Cifarelli, consigliere regionale del PD, ha meritoriamente presentato un’interrogazione c’è da sperare che non si perda tra le nebbie come spesso e volentieri accade e su cui Carmine Cicala, l’ultimo transfuga comodamente affratellato sulla stessa poltrona di presidente, farebbe bene a stare sveglio e come suo ruolo garantire il rispetto dei tempi di risposta. Cantano i Pooh:“Ricomincia la storia: c’era una volta…”.