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TARGA “SPECIALE” AL PREFETTO PASQUARIELLO

Ruoti e Avigliano lo accoglieranno da Varese dov’è impegnato ad arginare il disagio giovanile e le dipendenze

I comuni di Ruoti e di Avigliano si preparano a conferire una targa a Salvatore Rosario Pasquariello, Prefetto della Provincia di Varese. L’evento si terrà nella cittadina aviglianese il 25 agosto alle ore 18:00, presso la Villa Comunale “Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”.
Pasquariello è difatti «originario di Ruoti, dove fu già Sindaco dal 1993 al 1997» spiega il Primo cittadino in carica Franco Gentilesca, mentre il collega di Avigliano Giuseppe Mecca aggiunge che «il suo legame con la nostra città è sempre rimasto forte, vivendoci anche la sua famiglia quando viene in Basilicata. Per noi è un onore ed un piacere fregiarlo di questo riconoscimento, essendosi contraddistinto per il modo in cui svolge il suo lavoro».
La comunicazione ufficiale con la quale i Sindaci e le rispettive Amministrazioni invitano le cittadinanze a prendere parte all’iniziativa, riporta che la targa sarà conferita «per il costante impegno profuso nel contrasto alle dipendenze e nella promozione della legalità, nonché di iniziative tese ad arginare il disagio giovanile».
L’Assessore ruotese Felice Faraone ricorda le origini del Prefetto Pasquariello che «nacque a Ruoti nel 1962, figlio del Medico condotto, conseguì la laurea in Giurisprudenza nel 1986 e intraprese poi la carriera di Prefetto».
Dopo l’Università Federico II di Napoli infatti, Pasquariello nel 1990 ottiene l’abilitazione all’esercizio della professione di Avvocato e si iscrive all’Albo dei docenti della Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno. Dal 1989 ha espletato molteplici incarichi, dapprima presso la Commissione di Coordinamento della Valle d’Aosta ad Aosta e, successivamente, presso il Commissariato del Governo nella Regione Basilicata, con sede a Potenza.
Per diversi anni ha prestato servizio in diverse Prefetture. Nel 2008 ha svolto due incarichi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Ufficio del Commissario Delegato per l’Emergenza dei Rifiuti nella Regione Campania a Napoli: prima come Vice capo di Gabinetto e poi come Vicario del Prefetto-Capo della “Missione Amministrativo-legale e rapporti con gli Enti Locali”.
Nella sua lunga carriera ha gestito l’emergenza relativa agli eventi alluvionali ed ai dissesti idrogeologici dell’ottobre 2000 nella provincia del Verbano Cusio Ossola ed ha gestito l’emergenza socio-ambientale connessa all’inquinamento del Lago Maggiore e in seguito, in qualità di Responsabile di alcune funzioni del Centro Operativo Misto (C.O.M.) di Macugnaga, alla gestione dell’emergenza conseguente al fenomeno di invaso epiglaciale nel ghiacciaio Belvedere del Monte Rosa.
Tra gli altri incarichi ricoperti si annoverano quello di Presidente Supplente della Commissione Territoriale per il Riconoscimento dello Status di Rifugiato a Brescia e Commissario prefettizio e straordinario in 10 Comuni delle province di Potenza, Verbano Cusio Ossola e Brescia; Commissario “ad acta” nella Regione Basilicata in 8 Comuni della Regione in materia di edilizia scolastica, solo per citarne alcuni.
Lunga la lista, ma il riconoscimento lucano giunge soprattutto per essersi distinto “a favore dei giovani”. Un Prefetto vicino anche ai Sindaci, avendo lui stesso indossato la fascia tricolore, tanto da dichiarare, al suo insediamento in Prefettura che «essendo stato io stesso sindaco per 4 anni nel mio paese d’origine, Ruoti, so quanto impegnativo e faticoso sia questo ruolo. Durante la pandemia loro per primi hanno dato il massimo, stando vicini ai cittadini nei momenti più difficili».
Ed è anche partendo dalle problematiche della Pandemia che Pasquariello ha sottolineato l’impegno per i giovani: «Un aspetto dell’emergenza Coronavirus che si è sottovalutato -ebbe ancora a dire il giorno dell’insediamento- è quello delle conseguenze psicologiche sulle persone, e sui giovani in particolare, che stanno avvertendo forti disagi, sono aumentati i casi di giovanissimi presi in carico dai servizi psichiatrici e psicologici. Non voglio parlare delle baby gang o di altri fenomeni di estrema gravità, ma c’è un diffuso disagio che arriva dai mesi difficili che abbiamo vissuto. Una delle mie priorità sarà aiutare i giovani a uscire da questo periodo in sinergia con le società sportive, musicali e gli oratori».
Lo scorso giugno ad esempio, presso la Sala consiliare della Provincia di Varese, è stato siglato da Pasquariello insieme a tutti i rappresentanti delle istituzioni locali e della società civile, il “Protocollo d’intesa per la promozione della legalità e per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni legati alle diverse forme di dipendenza, al bullismo, al cyberbullismo e alle altre forme di disagio sociale minorile”.
Andando a ritroso, nel mese di marzo, il Prefetto nel corso dell’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dichiarava: «Il disagio giovanile è un tema importante anche in provincia, di cui è necessario occuparsi subito», ribadendo la «necessità di un approccio e di azioni interistituzionali, con il coinvolgimento dell’associazionismo, nel solco di molte iniziative già avviate tra cui quelle delle Forze dell’ordine su bullismo, cyber bullismo, abuso di droga e alcol e ludopatia».
Sulla scia del suo impegno per i giovani cittadini di oggi e di domani, il Prefetto Pasquariello, lucano di origini, riceverà dunque il riconoscimento dalle Amministrazioni comunali di Ruoti e Avigliano.

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