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DEMOLIZIONE-RICOSTRUZIONE O SOLTANTO CONSOLIDAMENTO? IL CROLLO LA RISPOSTA

Nel 2020 lo sgombero dell’edificio crollato in centro storico a Matera: dopo 3 anni l’interrogativo si è risolto con una tragedia sfiorata

Il crollo della palazzina ubicata nel centro storico di Matera in via Protospata, angolo via Beccaria, ha, fortunatamente senza vittime, fornito una risposta senza appello all’interrogativo che aleggiava da anni: demolizione e ricostruzione o soltanto consolidamento del fabbricato? Tempi e coincidenze, o forse no, gli inquirenti faranno chiarezza: la locale Procura della Repubblica ha formalmente aperto, stando a quanto si è potuto apprendere, allo stato attuale senza indagati, un fascicolo di indagine per stabilire le cause del crollo dell’edificio a 3 piani. Le condizioni della palazzina, quali il quadro fessurativo ed altri dettagli, le unità immobiliari furono realizzate sul finire degli anni ‘20, mentre negli anni ‘50 furono rea- lizzate le sopraelevazioni dei lamioni esistenti, erano già note tanto al Comune quanto alla Soprintendenza archeologia, bel- le arti e paesaggio della Basilicata. Non casualmente nel 2020, con due ordinanze l’allora sindaco Raffaello De Ruggieri dichiarò l’inagibilità degli immobili, contestualmente ordinandone lo sgombero e interdicendo, allo stesso tempo, l’accesso all’edificio. Oltre gli interventi immediati per la messa in sicurezza, come la puntellatura, fino all’altro giorno, il nulla più o quasi. Con l’arrivo degli operai, durante la pausa pranzo, il crollo. Verosimilmente l’intervento degli operai doveva essere limitato ad attività comunque finalizzate al solo mantenimento delle condizioni di sicurezza dell’immobile. Tornando al 2020, post sgombero, la relazione tecnica di parte con il progetto di consolidamento che, tuttavia, non risolse poichè fece sorgere il dubbio sulla migliore efficienza dell’alternativa: demolizione e ricostruzione di un moderno palazzo con garages. L’intoppo potrebbe anche essere stato che in presenza del progetto di solo consolidamento, per optare per l’alternativa, necessario il parere favorevole di tutti i condomini. Ad ogni modo c’è chi ha girato l’interrogativo al Comune di Matera e alla Soprintendenza che ha puntualmente risposto, sostenendo, sembrerebbe, che era possibile la sua demolizione-ricostruzione, finalizzata al miglioramento generale della qualità architettonica dell’immobile. “Pareri” pubblici, proprietà privata, a parte la puntellatura e la messa in sicurezza, dall’estate del 2020 all’estate in corso un vuoto con protagonista un fabbricato realizzato con muratura portante in tufo quasi anni fa, ubicato nel centro storico di Matera. Il vuoto sì, ma fino all’arrivo, l’altro giorno, degli operai. Consolidamento o demolizione-ricostruzione: il crollo, a distanza di 3 anni, è stata la risposta. Un crollo senza vittime e danni alle persone e, come sembra, senza neanche danni agli edifici vicini. Verrebbe come naturale concludere, un crollo, in pausa pranzo, perfetto(!).

A.Carponi

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