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LAVORO: DATI LUCANI INCORAGGIANTI OLTRE AI NUMERI, RETI DA COSTRUIRE

Occupazione e disoccupazione: l’emigrazione comunque continua e non è una casualità

I dati di disoccupazione ed occupazione sono importanti perchè forniscono un quadro oggettivo della situazione economica di una regione, un paese o addirittura a livello globale. In Basilicata, secondo gli ultimi dati Istat (2022), il tasso di occupazione è pari al 53,8%, che rispetto al 2019 è aumentato del 3,1%; mentre il tasso di disoccupazione diminuisce del 5,4%, quindi pari al 5,7%. Senza dubbio sono dati incoraggianti, dal momento che forniscono informazioni importanti a livello regionale, come ad esempio l’andamento generale dell’economia: un tasso di occupazione elevato può essere un segnale di una buona salute economica, considerate le molte opportunità lavorative; così come un elevato tasso di disoccupazione può indicare enormi problemi economici. Ugualmente aumenta anche il tasso di occupazione giovanile (25-34 anni), pari al 53,08% (dato più alto dal 2009), più precisamente a Potenza è 52, 58%, mentre a Matera 53,87%. A questo punto, la Basilicata, sembrerebbe il luogo ideale in cui poter vivere, investire il proprio tempo e il proprio denaro, eppure è una delle regioni con il tasso di emigrazione più alto. Perchè? Perchè le giovani famiglie decidono di abbandonare la propria città natale per spostarsi altrove? È importante considerare che la Basilicata negli ultimi anni ha affrontato sfide significative in termini di occupazione e sviluppo economico. Per migliorare la sua posizione, la Regione ha puntato su settori specifici, quali ad esempio l’industria petrolifera, l’automotive, che hanno un ruolo rilevante nel- l’economia regionale, ma anche in altri settori, notevoli sono stati gli investimenti come in quello agricolo o turistico. Quindi un territorio che ha affrontato sfide economiche di prospettiva eppure tutto questo non ha impedito, e tuttora non impedisce, ai lucani di cercare lavoro altrove, in altre regioni italiane così come all’estero. Da un sempre, e potremmo dire dai maggiori analisti economici, il fattore che è sempre citato come determinante per l’attrattività regionale, e che è senza dubbio un handicap rilevante, è quello riferito alla posizione geografica della Basilicata che, caratterizzata da un territorio montuoso e da una rete di trasporti meno sviluppata rispetto ad altre regioni, rende lontano le aziende dai mercati di sbocco e difficile l’accesso a nuove opportunità economiche. Un isolamento che ha spinto molte aziende a preferire altri luoghi meglio collegati. Indubbiamente, il fattore attrattività è quello che potrebbe determinare un cambio di passo. Attrattività che va ricercata in un miglioramento della qualità della vita ed in quest’ottica misure come il “gas gratis” a chi risiede in Basilicata va salutato, senza dubbio, come una misura efficace anche se riguarda solo i privati cittadini e non anche le aziende. Un Regione che deve puntare sull’attrattività dei suoi punti di forza quali: basso tasso di delinquenza, soddisfacente tessuto sociale inclusivo, forza delle relazioni corte. Certo, avere un’infrastruttura stradale degna di questo nome o un’Università che svetti nelle classifiche di settore aiuterebbe ma per questo il cambio di passo è ancora lungo da venire.

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