La questione relativa al finanziamento di 750.000 euro, inerente all’edilizia pubblica residenziale, continua a tenere a banco a Melfi. Dopo le precisazioni del Sindaco Peppino Maglione, la consigliera Araneo, che aveva sollevato il caso, non ci sta e replica. “ Il Movimento 5 stelle di Melfi, ha chiesto spiegazioni in merito alla revoca di questo contributo e devo dire che la replica del Sindaco, ci ha lasciato abbastanza sbigottiti ed anche un po’ delusi. Il Sindaco sostiene che i fatti non vanno travisati e che la realtà non va travisata. L’unico fatto ad oggi certo ed inconfutabile è che quel contributo destinato ad alloggi pubblici, quindi alle fasce più deboli, è stato definitivamente revocato. E non è una considerazione personale, ma quanto recita la determina regionale. Rispetto a questo fatto, noi del movimento 5 stelle, abbiamo chiesto una spiegazione. In merito io non so se ci sono responsabilità anche della passata amministrazione. Posso approfondirlo ma non devo giudicarlo io. Quello che però ho letto all’interno di quel documento di determina è che l’attuale Sindaco e l’attuale amministrazione ad essere stata convocata ai tavoli. Quindi gli inadempimenti sono relativi anche a questa amministrazione”. Occorre ricordare che parliamo di un finanziamento ottenuto nel 2018, quindi durante l’amministrazione Valvano. “ Un finanziamento ottenuto nel 2018, ammette l’Araneo. Poi ovviamente l’iter richiede un dispiegamento negli anni. Ed è possibile, che ci possano essere delle responsabilità condivise, , ma l’amministrazione comunale attuale, non può sollevarsi da qualsiasi responsabilità, dicendo noi non c’eravamo. Su quella determina leggo delle convocazioni, all’interno degli uffici regionali, di questa amministrazione” . Sull’argomento restano due aspetti da rimarcare. Il primo è che per precisa scelta politica, sia stata la giunta Valvano a non concedere l’autorizzazione su quei terreni all’Ater, e che comunque i 750.000 euro sono stati recuperati e destinati al ripristino del campanile della cattedrale. Due filoni di finanziamento diversi, come sottolinea giustamente la Araneo, ma alla fine comunque, la stessa somma è rimasta a Melfi ed utilizzata in maniera differente.