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IRCCS CROB, AGENAS INDICA STRADA IN 4° COMMISSIONE

Il Dg dell’Agenzia nazionale per i Servizi sanitari Mantoan: «Se non lo si vuole perdere, l’Istituto deve assumere ruolo di assoluta eccellenza»

Sul futuro dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture, auditi in quarta Commissione regionale il Dirigente generale di Agenas, Domenico Mantoan, e il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’IrccsCrob di Rionero, Giuseppe Petrella. Ha partecipato ai lavori il presidente Vito Bardi. Audito anche il Dg del Dipartimento regionale Sanità, Francesco Bortolan. È stato il documento oggetto di un atto di Giunta inerente il “Potenziamento dell’Irccs-Crob in Rionero in Vulture”. «Dopo la nuova legge sugli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico – ha spiegato Mantoan -, il Crob di Rionero deve essere inserito, se non lo si vuole perdere, nella rete ospedaliera con la chiara definizione delle attività che vi si svolgono, assumendo un ruolo di as- soluta eccellenza. In Commissione Sanità della Camera dei deputati sono state indicate le direttive sul Piano oncologico europeo. La prima concerne la costituzione di reti oncologiche europee con le direttive agli Stati membri per le organizzazioni ed è stato istituito l’Ecosistema dei dati sanitari europei. Il Crob di Rionero deve rientrare a pieno titolo in questi due parametri che prevedono un modello organizzativo per ogni Paese della Comunità europea». «Il Crob dovrà divenire – ha concluso Mantoan – il coordinatore della rete oncologica della Basilicata e dettare politiche e temi ai presidi ospedalieri di Potenza e Matera che organizzano gli screening legati ad un modello organizzativo ben preciso. Il Crob deve coordinare, altresì, la rete di prevenzione con tutta una serie di servizi necessari all’oncologia, partendo e ampliando la cura e la ricerca della produzione scientifica, nonché creando una radioterapia all’avanguardia. Raggiungere le tante apicalità previste, quindi, attraverso i servizi e l’alta professionalità, tenendo presente l’utenza potenziale di 550.000 unità, per cui alcune specializzazioni è bene siano poste in es- sere in collaborazione con Istituti fuori regione». Il presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell’Irccs Crob, Giuseppe Petrella, ha auspicato «la creazione di una struttura realmente attrattiva che consenta ai lucani di curarsi e che dia la possibilità di trovare assistenza anche ai pazienti delle regioni limitrofe e non solo». «Ora con la nuova legge sugli Irccs – ha rimarcato Petrella – siamo ad un bivio e dobbiamo decidere in fretta, non possiamo perdere tempo. Abbiamo una grande macchina, ma parcheggiata in garage. La mia volontà che deve essere quella di tutti è di fare del Crob una bomboniera dell’oncologia ed io, credetemi, non voglio assolutamente essere il commissario liquidatore di una struttura preziosa, non so- lo per la Basilicata». Il presidente della Regione, Vito Bardi, ha sottolineato «l’importanza della presenza di tecnici quali- ficati e di alto profilo internazionale per illustrate le linee guida del potenziamento dell’Irccs Crob di Rionero che, per ora, sono racchiuse in un atto della Giunta, ma che vedranno continuità nella esecuzione dopo aver ascoltato tutti gli attori della sanità lucana e le forze sindacali, oltre all’ascolto dei dovuti suggerimenti da parte dei consiglieri regionali, di qui la previsione di altre audizioni in Commissione». «Importante – ha detto Bardi – era la fase di avvio e diviene fondamentale agire in fretta, affrontando le necessità imprescindibili per riprendere il discorso interrotto dal Covid e dotarsi di una struttura di assoluto riferimento per una intera rete che sia reale e risolutiva per le patologie oncologiche. Tutti dobbiamo fare la nostra parte per raggiungere l’obiettivo di primaria importanza, cercando di essere propositivi e abbandonando ogni nota polemica. Presto la nomina del Direttore generale e siamo in attesa di quella del Direttore scientifico da parte del Ministero, anch’essa a breve» In precedenza, la quarta Commissione aveva audito il Dg del Dipartimento regionale Sanità, Francesco Bortolan, sullo stato di attuazione del Piano fabbisogni. «Il documento sul Piano dei fabbisogni – ha esplicitato Bortolan – è pronto ed è stato posto all’attenzione del presidente Bardi nella giornata di ieri. Nel documento è riportata tutta l’attività ambulatoriale prestata ai domiciliati in Basilicata e per tutti i 131 Comuni. Si tratta di tutte le prestazioni erogate da strutture pubbliche e private accreditate, nonché strutture fuori regione, in virtù del fabbisogno espresso. La tipologia delle strutture completamente private non incide in modo rilevante sul numero delle prestazioni».

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