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FIGLI NON PATRIOTI PER LA BASILICATA

TACCO&SPILLO

Vi immaginate la Basilicata, la Regione dei patrioti che si sono fatti 4 anni di cazzeggio politico e villeggiatura a sbafo dei poveri contribuenti che pure l’hanno mantenuti pur di metterli alla prova buona dei fatti, ritrovarsi senza più figli e così disperata d’affrontare il futuro che pure dovrebbe essere vissuto all’insegna dell’ottimismo e delle sfide di merito? Ora detto in questo modo pare l’incipit d’un film di horror, ma è invece la trama demografica che l’Istat ritrova sullo stato del Paese e che vede sul tasso di fecondità la Basilicata con l’inutile consolazione di stare davanti il Molise e la Sardegna, ma drammaticamente dietro tutt’Italia. Eppure dinnanzi la rapidissima estinzione di prole e figliolanza ed alle sue motivazioni sottese di vita solitaria, d’economia rinsecchita, di lavoro mancante e perfino d’infelicità dilagante non si ha meglio da fare che cacciare dal cilindro delle prodezze la furbata  fallimentare degli Stati generali della natalità, con rigorosa data di scadenza autunnale quasi prima a buttarsi a mare per le vacanze estive. Canta Roberto Vecchioni:“Figlio chi si è preso il tuo domani? Quelli che hanno il mondo nelle mani”.

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