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«L’ILLEGALITA’ E’ UN CANCRO»

Il Sottosegretario agli Interni a Cronache Tv, poi dal Prefetto per parlare di sicurezza
eSCLUSIVa Ferro a Potenza tra Eccellenza donna e legalità. Su Bardi: «Fa un gioco di squadra esemplare»

POTENZA. Un momento di confronto verso l’esigenza di recuperare il senso della partecipazione democratica alla politica concepita come “bene di tutti”; tornare al rispetto delle regole per contrastare l’indifferenza all’illegalità, «vero cancro di cui soffre oggi l’Italia», concentrandosi sugli sforzi da compiere per una nuova cultura della legalità. È questa la personale battaglia del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Wanda Ferro, ospite negli studi diCronacheTv per un’intervista esclu- siva in occasione della sua visita inBa- silicata che l’ha vista impegnata a Po- tenza, insieme ai vertici regionali di Fratelli d’Italia, con il “Premio Eccel- lenza Donna” e il convegno “Legalità e partecipazione”. Onorevole Ferro, colgo ovviamente l’occasione per parlare con lei del premio – giunto alla sua terza edizione – a cui è intervenuta e che viene conferito, ogni anno, a donne che si sono particolarmente contraddistinte e affermate per passione, merito, capacità, abnegazione e coraggio in ogni ambito della società: dal campo professionale a quello accademico, passando per quello culturale, artistico,sportivo, nel volontariato associativo e nel no profit.Fortemente voluto e portato avanti dall’attuale presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni. Ci può raccontare dell’iniziativa? «È sicuramente per me un privilegio poter premiare un’imprenditice -Carmela Suriano, direttore diEmea di Nova Siri Genetics, azienda impegnata nell’attività di ricerca,sperimentazione e moltiplicazione di nuove varietà di fragola – il cui impegno lancia un messaggio molto importante,specie ai nostri giovani, di dover, in qualche modo, scegliere dei settori trainanti sui quali, ovviamente, il Governo intende puntare ancora di più perspronare le donne, a scendere fattivamente in campo. Lo affermo in modo consapevole vista anche la mia personale esperienza di donna, da sempre impegnata in politica e nelle Istituzioni, che, in qualche modo, ha raggiunto degli importantirisultati, grazie a quello che è l’unico potere che conosco ossia del Popolo Sovranoe e che, nello stesso tempo, ha il privilegio di essere al Governo a guida Giorgio Melloni, prima donna ad aversfondato questo tetto di cristallo.Alla luce di tutte queste con- siderazioni, quindi, quest’iniziativa mi fa ripercorre tante tappe del passato ma,soprattutto, mi dà la possibilità di dire alle donne discendere in politica e di impegnarsi sempre di più perché alla fine il merito vince». Altro impegno che la vede protagonista a Potenza è il convegno sul tema “Legalità e partecipazione”.Ecco, nel pratico, qualisono le azioni di governo che possono incentivare tanto la partecipazione quanto il rispetto delle regole nel cittadino? «Sicuramente è necessario sollecitare la società civile, gli imprenditori ononesti, gli intellettuali e tutti coloro che devono essere parte attiva di un cambiamento ma, soprattutto, promuovere la salvaguardia della sicurezza e della legalità. Sicurezza sempre di più richiesta dai nostri cittadini. Ovviamente, c’è poi la lotta alla criminalità, costruendo magari un percorso che parta dalle famiglie e dalle scuole. Un percorso culturale oltre che repressivo che vedrà, come ha già visto, da parte del Governo Meloni, l’intento di dovere rafforzare gli organici dei presidi.Basta considerare che, nella manovra di bilancio, fatta in brevissimo tempo, sono stati stanziati 90 milioni perl’anno in corso che diven- teranno 95 per il 2024-25, a decorre dal 2033, partiranno 135 milioni di euro all’anno, il che significa fattiva- mente dare gli stumenti, rafforzare i presidi, farne di nuovi, aggiungere uni- tà operative nelle forze di Polizia che ogni giorno sono costretti a lavorare rispetto a dei temi molto importanti – penso alla movida, al controllo del ter- ritorio, dalla criminalità organizzata – e quello di cui abbiamo bisogno, pe- rò, insieme a questo, ovviamente, è an- che quella capacità di girare i territo- ri e, soprattutto, mettere a frutto, per esempio, i beni confiscati alla Mafia per restituirli ai cittadini, far comprendere in anche in questo modo si sta giocando una partita altrettanto importante di tantissime risorse rappresentato dal PianoNazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), peril quale abbiamo messo in motoanche delle salvaguardie dal punto di vista delCodice antimafia, ma anche nel poter ca- pire chi prende soldi, chi fa i progetti e come verranno utilizzate queste ri- sorse se non ha beneficio del cittadino». Sottosegretario, ha poc’anzi affrontato itemi della sicurezza e della legalità. Sempre su questa linea e vista anche la stagione estiva che complica la questione dell’emergenza-sbarchi, quali sono le linee adottate dal Governo finora e quali in prospettiva sul tema migranti? «Intanto devo dire che la perspicaccia, ma anche la tempra, di Giorgia Meloni ha vinto nel convincere l’Europa che non è un problema soltanto che può affrontare l’Italia, ma che deve essere una questione collegiale che abbiamo messo in moto, sicuramente non con delle ricette definitive, ma che con il decreto Cutro abbiamo tentato dirisolvere in termini disoglie, dirimpati, di ciò che dovremmo condividere nei futuri percorsi.Accoglienza non è uno slogan, come è stato fino ad oggi, rispetto al mettere a disposizione una banchina del porto per poi il giorno fomentare l’insicurezza del cittadino, oltre che nell’essere in grado di potere accogliere. Nello stesso tempo per noi c’è una soglia di considerazione perla quale il Paese può contenere questi flussi di migranti e metterli a frutto in tanti settori – dall’agricoltura all’impresa – ma che dovrebbe partire dal sunto di una migrazio- ne regolare. In sostanza è necessaria una politica bilateralere e lungimirante di visione che abbia bisogno del con- tributo di tutti». E a proposito del contributo di tutti, in un’ottica di visione politica internazionale e nazionale, a livello regionale – invece – nel suo incontro con i vertici delle Istituzini lucane, come con il presidente della Regione Basilicata Bardi e il presidente del Consiglio regionale Cicala, cosa ne è uscito fuori dal vostro confronto? «Abbiamo sicuramente centrato quelli che sono gli obiettivi importanti per questo territorio, peril quale c’è la volontà di interagire anche attraverso gli strumenti che devono essere dati alla Regione. I tempi che riguardano, per esempio, l’Alta velocità piuttosto che la parte infrastruttuale di un territorio straordinario che già di persè pieno di cantieri molto importanti, ma che deve consentire al cittadino della Basilicata e a chiunque voglia arrivare anche dalle regione limitrofe di poterlo fare in modo agevole. Credo che questo sia uno dei punti centrali insieme, ovviamente, a quella politica che laRegione sta conducendo in modo esemplare con un presidente che, devo dire, sa fare quel gioco di squadra necessario per vincere non soltanto la partita ma l’intero campionato.Con la giusta visione ottimista e soprattutto che non si lascia asfaltare dalle responsabilità dei problemi quotidiani». La domanda viene quindi spontanea, avendo parlato lei anche in gergo calcistico. Le chiedo un suo personale pensiero su Silvio Berlusconi, che ha fatto la storia della politica quanto dell’imprenditoria anche nel contesto sportivo. «Parto dal presupposto che sono tanti gli insegnamenti di un uomo che ha saputo fare politica senza mai inne- scare all’odio che credo, invece, al- l’opposto purtroppo si sia registrato in molti casi e in molte battaglie che ha dovuto affrontare. Riconosco il plauso al politico, all’im- prenditore, anche all’imprenditore calcistico, che ha saputo costruire per questo Paese delle opportunità straordinarie. Politicamente ci ha lasciato de- gli insegnamenti che auguro ad ogni politico di poter portare avanti e sono convinta che Giorgia Meloni sarà la continuatrice e l’ispiratrice di questo insegnamento».

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