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SANITÀ, D’ANGOLA E BELLETTIERI SALVI

L’incongruenza esclusi invece (sempre per i requisiti) Muscio e Tricarico. perché due pesi e due misure? Elenchi regionali aggiornati: nonostante il sopraggiunto limite d’età permangono, perchè?

La Regione Basilicata ha provveduto in autotutela all’aggiornamento degli idonei a ricoprire il ruolo di di- rettore sanitario e amministrativo, di cui all’ultima infornata del 2022, decretata dall’apposita Commissione regionale. L’aggiornamento è avvenuto attraverso una relazione tecnica del direttore generale Bortolan, praticamente decretata con una presa d’atto all’unanimità dalla giunta regionale guidata dal presidente Bardi. Non sono mancate le polemiche, ma anche al- cune incongruenze.

IL CASO BELLETTIERI E D’ANGOLA

Quando ci fu l’ultimo aggiornamento nel 2022 sia l’attuale direttore sanitario dell’Aor San Carlo, Angela Pia Bellettieri che quello dell’Asp Luigi D’Angola (nelle more della nomina del nuovo Dg anche facente funzioni) erano a un pelo dal sopraggiunto limite d’età. In particolare, a mente della norma che disciplina la materia, la dott.ssa Bellettieri rientrò per qualche giorno, compiendo di lì a poco il suo compleanno. Stessa cosa per il dott. D’Angola anche se con meno prossimità alla “data di scadenza”. Nel frattempo quindi entrambi hanno superato il limite di età. Ma sono rimasti comunque tra gli idonei giacché la Basilicata, a differenza per esempio della Campania, non ha una cabina di monitoraggio sulla permanenza dei requisiti. Tanto per stare alla sostanza delle cose, Postiglione, dirigente della Sanità Campana, proprio il mese scorso ha provveduto ad aggiornare l’elenco dei direttori idonei del 2022 espungendo alcuni nominativi per sopraggiunti limiti di età (Masi e Acampora).La cosa dunque singolare è che, non solo la Basilicata, a differenza delle altre regioni, non effettua un aggiornamento periodico sulla permanenza dei requisiti, ma anche quando lo fa obbligata dalle contingenze (vedi il provvedimento dell’altro giorno), lascia tra idonei anche quelli che hanno perso i requisiti oggettivi. Come mai?

LA SINGOLARITÀ DELL’AGGIORNAMENTO DEI REQUISITI SOLO PER ALCUNI

Lo diciamo in premessa: per carità, stiamo parlando di D’Angola e Bellettieri, due ottimi professionisti, ma la circostanza che in un aggiornamento in autotutela sui requisiti vengano esclusi alcuni sì e altri no, merita un approfondimento. Il tutto potrebbe risolversi in un tecnicismo legale. E cioè che l’aggiornamento in autotutela è stato fatto ex tunc e non ex nunc. Valutando i requesiti ora (2023) per allora (2022). Resta il fatto che su una situazione così controversa e dibattuta, come quella di questo benedetto elenco, forse sarebbe stato il caso di fare un aggiornamento omogeneo. In soldoni: dentro tutti quelli con i requisiti e fuori tutti quelli senza. Anche perché, se il principio è che una commissione ha valutato all’epoca i requisiti, probabilmente prassi avrebbe voluto che fosse un medesimo organismo, sempre collegiale e non uno monocratico, a ravvedersi. Si potrebbe dire che tutto ciò lascia il tempo che trova, probabilmente sì!, ma a una condizione però: che l’aggiornamento fosse stato uniforme. Aggiornare per alcuni in autotutela e per altri no, perché all’epoca i requisiti c’erano, appare quasi co- me una comoda via per non decidere su alcuni. Tanto più che, giusto per fare un esempio, se domani con la nuova governance all’Asp D’Angola dovesse essere rinominato direttore sanitario, sarebbe necessario da parte del nuovo direttore generale – secondo quanto stabilito dalla Regione – fare la verifica dei requisiti, cosa che non potrebbe portare a nessun altro risultato che la cancellazione dello stesso dall’albo degli idonei per sopraggiunto limite d’età. Allora perché non farlo in occasione dell’aggiornamento in autotutela? Diritto e fatto non sempre viaggiano secondo le stesse logiche, ma il buon senso dovrebbe sempre permeare gli atti della pubblica amministrazione, almeno secondo l’opinione di chi scrive.

I CASI MUSCIO E TRICARICO

Se per quanto riguarda la cancellazione dall’elenco degli idonei dell’avvocato Muscio la situazione sembra abbastanza chiara, in un senso o nell’altro, più borderline è invece quella del dott. Tricarico che potrà essere risolta solo nelle Aule di Giustizia. Tricarico è tra gli idonei dal 2018. E ha superato per ben 3 volte la selezione con i relativi aggiornamenti. Segretario delle commissioni che negli anni lo hanno valutato è stato Nicola Coviello, lo stesso che ha fatto da responsabile della istruttoria all’atto a firma del Dg Francesco Bortolan. Singolare! Ma vi è più. Nel 2018, infatti, Tricarico sostiene l’esame per la idoneità a direttore amministrativo, presidente della commissione è Domenico Mantoan. Per intenderci, attuale direttore generale dell’Agenas che molti suggerimenti ha dato alla Sanità lucana, anche in termini di nomine, si sussurra. Nonché mentore dell’attuale Dg regionale Bortolan oltre ad essere colui che ha chiamato nelle settimane scorse l’ex Dg (condannato in primo grado nell’inchiesta sanitopoli), Piero Quinto, come dirigente presso l’Agenas. La commissione dell’epoca, presieduta da Mantoan, verbalizza il sempre pre- sente segretario Coviello, ritiene idoneo Tricarico così esprimendosi sulla prova orale: «Preparato sui temi, risponde adeguatamente». Tanto per intenderci, l’esame non era una passeggiata di salute o una prova formale, infatti, il dott. Andriuoli, all’epoca direttore amministrativo dell’Asp, non superò la se- lezione e si dovette dimettere. Idoneità che, come per legge, va verificata ogni due anni, così nelle sessioni del 2020 e 2022, sempre segretario Coviello, l’iscrizione di Tricarico viene confermata. Ora, non tocca a noi giudicare la vicenda. Tanto più che negli ambienti molto si dibatte sui requisiti tecnici del Dott. Tricarico, ma è una questione che a noi non interessa. Ormai, come dicevamo, solo chi di competenza potrà mettere in un modo o nell’altro fine alla querelle. Ciò che però nota anche un bambino è che non appare esserci nessun valido motivo per il quale si è provveduto ad aggiornare l’elenco degli idonei per alcuni cancellandoli, tra l’altro anche con situazioni che si possono definire borderline, mentre per altri, su requisiti oggettivi come l’età, invece non lo si sia fatto. Possiamo sbagliarci, per l’amor del cielo, ma la domanda del perché di un tale comportamento appare più che legittima. D’altronde questo è il nostro mestiere. Continueremo a seguire gli sviluppi…

Di Pietro Ultimo

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