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QUEL GRASSO E GROSSO INTERESSE

Mentre la lega si fa dettare gli emendamenti sulla sanità privata. Adi: stampa, sindacati e non solo provano a condizionare la gara milionaria

Sull’assistenza domiciliare esistono grossi e grassi interessi che si dipanano e si sviluppano con strane alleanze e tortuosi pensieri, strategie parallele e azioni congiunte che sanno di minacce di strani rapporti. Come tutti sanno l’ADI è gestita da anni in Basilicata da Auxilium. Asp e Asm hanno indetto e stanno portando a termine una Gara per l’affidamento del servizio. Auxilum ha presentato ricorso al TAR e al Consiglio di Stato per chiedere di continuare a svolgere il servizio in regime di proroga. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Basilicata nel maggio del 2022 ritenne che non esistesse nessun interesse per Auxilium alla proroga e che non ci fosse nessuna copertura normativa per consentire tale proroga. Auxilium, non contenta della sconfitta delle proprie pretese al Tribunale Amministrativo Regionale, ricorreva al Consiglio di Stato che nel novembre dello stesso anno evidenziava che la decisione di procedere all’appalto non solo era legittimo ma era anche l’unica soluzione praticabile per garantire la continuazione del servizio. Auxilium, tra le altre cose, aveva fatto ricorso ritenendo che una procedura d’appalto sottoposta al rischio di una eventuale risoluzione anticipata non consentisse alle imprese di formulare una proposta per partecipare. Affermazione evidentemente non soltanto non supportata da elementi fattuali oggettivi ma in chiara contraddizione con il comportamento tenuto dalla società ricorrente che, nel mentre scriveva che era impossibile partecipare alla gara in queste condizioni, inviava regolare offerta per partecipare.

UNA GARA CHE STA PER GIUNGERE A CONCLUSIONE

La Stazione Unica Appaltante sta concludendo la procedura di selezione che, secondo il Consiglio di Stato, è l’unica procedura legalmente corretta per garantire la continuazione del servizio non essendo possibile la proroga che non era prevista nell’appalto. Auxilium, evidentemente, non cista a correre il rischio di non vedersi aggiudicare la gara e, così, dopo essersi vista sconfessata da TAR e Consiglio di Stato ha deciso di ricorrere alla minaccia della denuncia penale con l’invocazione salvifica delle autorità giudiziarie ed amministrative, con il supporto della stampa e della triplice sindacale. Apprendiamo che i grossi grassi interessi che ruotano intorno all’Assistenza Domiciliare (altro che le trombette sfiatate e che manco esistono di regime) fanno sapere che, in mancanza di cambiamenti, saranno costretti a fare denuncia alla Procura della Repubblica in- vocando l’intervento salvifico del prefetto Campanaro. Alquanto singolare la grassa ri- chiesta rivolta al prefetto, nella sua qualità di massima autorità di Governo, di intervenire per bloccare l’attività del Governo Regionale. Una richiesta esplicitata a gran voce come se fosse normale per un prefetto prendere ordini da una testata giornalistica o da una impresa. Siamo certi che non accadrà e che nessun riuscirà a piegare l’autorità prefettizia agli interessi di parte imprenditoriale ma il solo averci provato è un tentativo di grassa invasione di campo che denota confusione degli interessi e dei ruoli.

LA TRIPLICE SCATTA SUGLI ATTENTI

Interessante notare che anche CGIL-CISL-UIL immediatamente hanno dato man forte alle richieste finalizzate ad evitare il completamento della gara pubblica d’appalto che consenta a chiunque di partecipare. Una grassa coalizione quella che si è messa in piedi finalizzata ad impedire il cambiamento nella gestione dell’ADI e favorire la partecipazione di imprese sul piano paritario. La cooperativa Auxilium nella difesa dei suoi interessi imprenditoriali sconfessati dal TAR e dal Consiglio di Stato, incassa il sostegno di grosse e grasse penne e testate che gridano ai quattro venti, dei sindacati di categoria e di tutte le forze che in questa Regione più si battono affinchè nulla cambi e tutto resti nelle mani di quelli che lo hanno gestito sempre.

BARDI VADA AVANTI SENZA FARSI INTIMORIRE NE’ CONDIZIONARE

La sanità è una dei più importanti e autorevoli terreni di confronto della politica regionale. Quello dove maggiormente si deve misurare la capacità di cambiamento della politica. Bardi ha avuto il merito di portare avanti la battaglia sul gas e quella sul- l’acqua, ora risani la nostra terra dalle rendite di posizione dei soliti anche se protetti da sindacati e grassi scrittori. Il Generale più volte durante il suo mandato ha sottolineato e ripetuto il suo slogan di non aver nessun interesse da difendere se non quello dei lucani. In moltissimi casi lo ha dimostrato con coraggio e determinazione. Ora si adoperi per portare a termine quanto avviato ed elimini senza nessuna paura le rendite di posizione che vengono dal passato. Certo sarebbe bello avere una maggioranza unita e compatta su questa battaglia di libertà e di cambiamento. Ci tocca registrare, invece, che dalla Lega (partito che esprime l’assessore alla sanità) giungono evidenti segnali di disordine e di pressappochismo con un emendamento in materia sanitaria, talmente suggerito dall’esterno da veder riportato nella relazione anche un pezzo di carta intestata con tanto ti indirizzo mail e numero di telefono. Cose che capitano quando si copia e si incolla pedissequamente dai Pdf.

CAMBIARE TUTTO

Il popolo lucano ha chiesto al centrodestra di cambiare tutto. Se avesse voluto tenersi i grassi interessi del passato, le grasse logiche del passato avrebbe confermato i poteri ed i governi del passato. Abbiamo criticato il sindaco Guarente per non essere in grado di completare la gara d’appalto della mensa scolastica proseguendo di proroga in proroga, con la stessa forza facciamo il tifo per il Generale invitandolo a procedere senza indugio nella gara d’appalto che consenta a tutti gli operatori di competere per assicurarsi il servizio. Del resto non possiamo non evidenziare che le forze più conservatrici di questa regio- ne, quelle più legate al vecchio sistema sono le stesse che non criticano Guarente per un appalto che non riesce a portare a termine con la stessa forza con la quale criticano Bardi per la sua volontà di garantire il cambia- mento negli appalti del servizio sanitario. È la differenza etica tra la forza del cambiamento e i grassi interessi del passato.

Di Massimo Dellapenna

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